Gli alpini: se non ci fossero, bisognerebbe inventarli. Pensate un po’ a quante cose belle, a quanti gesti di solidarietà fanno, sempre e comunque, gli uomini con la penna nera sul cappello. Non serve andare tanto lontano: visto che (quasi) ogni Comune ha il suo gruppo alpini, prendete quello di casa, di Montichiari.

In più di 60 anni di onorata attività, le penne nere dei Sei Colli ne hanno «fatte di ogni» (in senso buono, naturalmente).

Pensate a quanti aiuti hanno dato a chi aveva bisogno di una mano, a quante feste di beneficenza hanno organizzato, a quante volte li avete visti impegnati a dare una mano là dove c’era bisogno di aiuto.

Così fanno a Montichiari, così fanno dappertutto, perché loro, gli alpini, sono fatti così: sono come i cani di Pavlov, con i riflessi condizionati: vedono che c’è bisogno di una mano, e sono pronti… 

La propensione ad aiutare il prossimo ce l’hanno scritta nel loro dna.

Che Dio gliela conservi.

Non solo, ma anche per questo, ci ha fatto molto piacere sapere che, accogliendo un testo normativo che ha avuto nel valsabbino Floriano Massardi (già sindaco di Vallio Terme) il primo relatore, il consiglio regionale della Lombardia ha approvato una legge che riconosce formalmente la «solidarietà e il sacrificio degli Alpini».

Interessanti le novità. 

Anzitutto si istituisce la «Giornata regionale per la riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli alpini», fissata il 2 aprile di ogni anno.

La nuova legge incentiva poi lo studio della cultura letteraria, storica e musicale legata al Corpo degli Alpini, mediante l’organizzazione di seminari e l’istituzione di un bando di concorso annuale, con relativa borsa di studio, per gli allievi delle scuole che producano studi ed elaborati inerenti l’at-tività storica degli alpini e dell’Ana, l’Associazione nazionale alpini.

La nuova legge, infine, prevede anche un più stretto legame con la Leva Civica regionale. 

Chiaro e dichiarato l’obiet-tivo: incentivare i nostri ragazzi ad entrare nel Corpo, oltre alla valorizzazione dei rifugi nel territorio montano, riconoscendo nel rilascio e nel rinnovo delle concessioni, il ruolo svolto dall’Ana.

Ovviamente è stato pure definito un budget per tutto questo: anche da questo punto di vista, le cose vanno bene, perché dal Pirellone hanno messo a disposizione 130.000 euro per ogni anno, dei quali 30.000 espressamente dedicati al finanziamento delle borse di studio dedicate ai progetti dei ragazzi.

MTM