È stata una stagione da ricordare quella vissuta nel 2024 dal team Treccani-Caveglia, equipaggio bresciano che al fotofinish ha visto sfumare l’occasione di riconfermarsi campione italiano di rally. In occasione della competizione della Laterna, a Genova, le cose non sono andate come ci si aspettava. «Dopo le ricognizioni del giovedì e del venerdì, il sabato abbiamo iniziato con lo shake down e sembrava andare tutto per il verso giusto – esordisce Treccani – Ci prepariamo per la partenza e già con la prima prova riusciamo ad aggiudicarci circa due secondi di vantaggio». Durante il secondo circuito, però, per un errore di distrazione, qualcosa va storto e l’auto su cui viaggia il team bresciano finisce per impattarsi contro un terrapieno. «A macchina spenta, rimettiamo in moto e concludiamo al meglio possibile la prova, senza che si riscontrino particolari danni o problemi – continua – Riusciamo comunque a posizionarci al secondo posto, con solo cinque secondi di distacco dal leader». La brutta sorpresa arriva però con l’imbrunire. «Facciamo tutto il trasferimento per arrivare al riordino notturno in occasione del quale iniziamo a sentire un rumore preoccupante – prosegue – Dobbiamo rassegnarci ad una triste evenienza: un perno che unisce il braccetto dello sterzo al mozzo della ruota si è rotto e i ragazzi della V-Mat, pur essendosi immediatamente messi in allarme, non riescono nei trenta minuti a disposizione per l’assistenza a sostituire il pezzo». Usciti fuori tempo massimo, Treccani e Caveglia sono costretti a consegnare la tabella e, di fatto, a non poter prendere parte alla gara. «Nonostante il grande lavoro di squadra e l’eccellente impegno della squadra di V-Mat, benché con un po’ di rabbia e delusione, quest’anno il titolo “non s’ha da fare” – continua – Restiamo con l’amaro in bocca di una vittoria sfumata, considerato l’ottima stagione che siamo riusciti a performare».
Non tutto è male, comunque, considerato che per Treccani il mese di novembre ha comunque segnato in calendario una data che difficilmente si potrà scordare: il finale di stagione ha permesso al navigatore monteclarense di coronare le sue cento gare sul sedile di destra con il trionfo nella competizione di classe a fianco di Davide Trinca Colonel, pilota valtellinese che ha già dato prova delle sue qualità. «Ora, a stagione conclusa, non resta che tirare le somme e prepararsi al meglio in attesa della nuova, che ci attendiamo ricca di sorprese, soprattutto per quanto concerne la nostra scuderia – conclude Treccani – Non resta che attendere cosa ci porterà il 2025, nella speranza di poter trovare qualche azienda o realtà del territorio, magari guidata da qualche appassionato di motori, che abbia il piacere di sostenere il nostro team».
Leonardo Binda