Nella settimana dedicata alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, il Gardaforum della BCC del Garda di Montichiari, in collaborazione con AVIS AIDO Croce Bianca e Cardiocalm, ha ospitato per la terza volta il Prof. Claudio Cuccia (nella foto), Direttore della Cardiologia della Fondazione Poliambulanza di Brescia, in occasione dell’uscita del suo 3° libro: “Malato, ma non troppo”, un libro di racconti che il prof. ha definito “dal taglio meno scientifico e più umanistico, con lo sguardo sul futuro”. Intervistato dalla giornalista Anna della Moretta, che cura gli inserti salute sul GdB, la serata è stata introdotta dall’ing. Fabio Badilini, prof. all’Università della California San Francisco, titolare dell’azienda CardioCalm, che ha ringraziato anche Paolo Verzeletti, Direttore Amministrativo della sua azienda. Cardiocalm: telemedicina- telecardiologia, cioè un esame a distanza per la diagnosi che viene trasmessa in tempo reale al medico esperto, molto utile per es, nelle urgenze nei centri sportivi, nelle RSA, nelle sedi Avis, in ospedali periferici, per velocizzare la diagnosi senza spostare il paziente e quindi intervenire tempestivamente.
Il linguaggio chiaro, il tono leggero, i molti aneddoti simpatici con cui si esprime abitualmente il Prof. Cuccia hanno catturato anche stavolta l’attenzione del folto pubblico (presenti molti giovani) a dimostrazione che di argomenti seri quali le patologie del cuore, prima fra tutte l’infarto, si può e si deve parlare tanto, ma senza allarmismi.
Il prof. Cuccia ha sottolineato il lato umano della sua professione, la sensibilità che ogni medico dovrebbe avere nei confronti dei pazienti: qualità che vengono insegnate poco a scuola e che si imparano molto nella realtà quotidiana a contatto col dolore e con le malattie. Infatti le persone ricoverate perdono un po’ se stessi, perché da medici e personale vengono identificati con la loro malattia e col numero del letto; si dovrebbe invece mantenere la dignità e l’identità della persona, essere competenti nelle nuove tecnologie, ma saperle gestire con umanità.
All’entrata della Poliambulanza, ha raccontato orgoglioso il Professore, c’è la libreria, perché quando si è sani si vive di corsa, ma da ammalati si ha più tempo per fermarsi a riflettere e un buon libro spesso è una medicina importante. Per le patologie cardiache, soprattutto infarti, si registra un picco di ricoveri durante le festività. Certi malesseri sono causati dalle abbuffate a tavola, ma in molti altri casi si tratta di persone sole: la depressione è purtroppo il fattore di rischio peggiore e spesso proprio solitudine e malinconia nelle ricorrenze fanno soffrire di più e colpiscono il cuore.
Il prof. Cuccia ha evidenziato anche che essendo aumentata l’informazione sulla prevenzione (buone abitudini di vita e alimentari), c’è stato un calo significativo di malattie cardiache.
Se l’infarto è preso in tempo, la sopravvivenza è oggi molto aumentata e con una vita successivamente normale, grazie ai farmaci sempre più efficienti, agli esami sempre più specifici e ai defibrillatori, apparecchi salvavita facili da usare ed essenziali per praticare il primo intervento al paziente mentre si chiama il 112. La serata è stata piacevolmente accompagnata dal duo composto dai giovani musicisti: Alberto Badilini (chitarra e voce) e Paolo Zaniboni (basso elettrico e voce).
Ornella Olfi