Particolare non di poco conto, la granata non farebbe parte di un residuo bellico ma deriverebbe da qualche collezionista che ha deciso di sbarazzarsene abbandonandola in mezzo alla natura.
La granata è rivestita di un film plastico che le ha consentito di rimanere in ottimo stato di conservazione nonostante abbia ben 62 anni. Oltre all’estetica, anche la parte funzionale risulta intatta. Questo fatto risulta particolarmente grave proprio per questo, basterebbe un semplice urto per far avviare la detonazione tramite un innesco piezoelettrico.
Granate simili furono utilizzate da cannoniere americane ed erano idonee a svolgere tiri di distruzione contro carri armati, ricoveri blindati e contro obiettivi puntiformi, quali per esempio le postazioni del nemico. Il peso della granata è di circa 17 Kg e la portata utile di questi proiettili è di 1.200 metri se rivolti contro un corazzato, mentre è di oltre 5.000 metri per obbiettivi semplici. Per ogni cannone potevano essere lanciate 11 granate al minuto senza procurare problemi al cannone. Oltre le 11 granate al minuto il cannone avrebbe potuto surriscadalrsi e far deflagrare la granata direttamente in loco. Dopo la scoperta, l’area è stata recintata dai Carabinieri di Montichiari con tanto di divieto di passaggio. Si procederà successivamente alla bonifica ad opera degli artificieri. Leonardo Lombardi