Nella Bassa ci sono opere pubbliche (fonte di servizio per i cittadini) che sono lì, ferme, quasi imbalsamate, senza che possano fornire quei servizi per cui sono state realizzate, o almeno non come dovrebbero e potrebbero.
A Ghedi, ad esempio, c’è la piscina comunale, che, per via delle traversie in cui s’è imbattuta la società che aveva la gestione, è chiusa dal 2020. Ora, dopo due anni di attesa, il giudice ha finalmente dato all’incolpevole Comune la possibilità di rescindere in concordato che ancora era in essere. Questo significa che il Comune di Ghedi ha la possibilità di trovare un altro gestore. Visto che bisogna fare la gara, ma anche rimettere a posto la piscina che è ferma da due anni, per poter mettere le membra a mollo nella struttura ghedese bisognerà aspettare il 2023. Alla fine, insomma, il fermo durerà 3 anni.
Qualcosa del genere capita a anche a Montichiari, dove, per via delle traversie che non stiamo a ripetere perché tutti conoscono, una delle strutture sportive simbolo della Città dei Sei Coli, quel velodromo coperto che tutti in Italia (ma anche all’estero) ci invidiano, è ancora lì, non proprio fermo fermo, ma comunque senza che possa lavorare a regime. Perché lo possa fare servono parecchi soldi; ma, si sa, i soldi, in questo periodo, non si trovano dietro l’angolo…
Ovviamente il sindaco Marco Togni e la sua squadra stanno da tempo lavorando per far quadrare il cerchio, cioè per mettere insieme i soldi necessari alla bisogna. E i risultati si vedono. La giunta comunale di Montichiari, infatti, ha approvato lo schema di convenzione che poi dovrà essere sottoscritto con regione Lombardia, la quale, anche in virtù di questa convenzione, metterà a disposizione un paio di milioni, che verranno utilizzati per la manutenzione straordinaria del velodromo (sono da fare una lunga e variegata serie di interventi che riguardano la sicurezza: adeguamento dei parapetti, potenziamento dei percorsi di accesso e uscita, qualche intervento contro eventuali terremoti…).
Questo non significa che il velodromo sarà presto operativo al 100%. Perché lo sia, ovviamente, serve ancora tempo, perché i lavori sono ancora da fare. Però diciamo che, con i soldi a disposizione, tutto appare più facile e a portata di mano. Non a caso il sindaco è determinato ad agire in modo che questa grande e bella struttura sportiva possa tornare a funzionare il più presto possibile. MT Marchioni