Ho letto con attenzione la lettera al Direttore come in oggetto indicato e vorrei rispondere alla domanda che il sig.Mario Cherubini si pone al termine del suo articolo: “II buonsenso esiste ancora? 

O ci hanno tolto pure quello?”.  

La mia risposta è molto semplice: bastava dare la carta di credito alla moglie, che farà la spesa, pagherà alla cassa e il marito l’avrebbe aspettata al di là delle casse e aiutata con il trasporto delle borse della spesa o perché no… a spingere il carrello. 

Nessuna discussione sarebbe sorta anzi ben felici e sereni i due coniugi Beppe e Maria ritornavano a casa.

Ecco: il buonsenso non ce l’hanno tolto, esiste, ma sta a noi trovarlo in Noi stessi e usarlo (soprattutto)!

Gli ingressi limitati e contingentati per Uffici Pubblici, banche e poste, luoghi di culto, supermercati e altre attività (poche) aperte sono conseguenza di questo lungo periodo di pandemia e di norme e regole che andrebbero rispettate da tutti indipendentemente dall’età.  

Il personale che vi opera lo fa’ con professionalità, passione e cortesia anche nei confronti di NOI che vi accediamo con la nostra impazienza e insofferenza.

L’avrei capita sig. Cherubini se nella Sua veste di giornalista e scrittore avesse, nella Sua lettera al Direttore, parlato del “buonsenso” della Politica ormai andato sotto le rotelle dei banchi scolastici e non nei banchi dei surgelati, della Burocrazia che ci vincola e ci limita sempre piu’ o della Giustizia malata con il suo procedere di sentenze e giudizi troppo spesso paradossali e incomprensibili. 

Non capisco invece il SUO farsi paladino e portavoce dei coniugi Beppe e Maria (nomi di fantasia a cui porgo le mie scuse per questo mio giudizio) ai quali dico che forse, facendo un passo indietro e rispettando le regole, avrebbero evitato tante inutili discussioni.

Questo era “buonsenso”.

Giulio Braga