Benché l’Italia continui a rincorrere gli altri principali players europei attivi sul campo, negli ultimi anni l’incremento di produzione di energia rinnovabile fa senz’altro ben sperare: investimenti in tecnologie più avanzate, soluzioni di gestione più innovative e la presenza di realtà radicate sul territorio e con il know-how adeguato hanno permesso al nostro Paese si porsi sulla strada della piena competitività. Ad oggi, oggetto di particolare interesse sono quelle ampie superfici – terreni agricoli o coperture di capannoni a diversa destinazione – che, per “vocazione strutturale”, si adattano perfettamente ad ospitare impianti di notevole formato. Lo sa bene il team di CAB Energy, realtà bresciana da anni attiva nel mondo degli investimenti energetici: abbiamo fatto due chiacchiere in merito con Carloalberto Bertuetti, il fondatore e titolare dell’azienda.

Carloalberto, mai come in questi anni il mercato (e i suoi prezzi) dell’energia è stato così fluttuante: per quanto, a tuo parere, continuerà questa situazione di incertezza?
L’incertezza dei costi energetici è una nuova normalità: lo status quo dall’interruzione delle forniture di gas russo nel “Vecchio Continente” ha come un unico risultato l’innalzamento dei costi. Trattasi, dunque, più che di un periodo di incertezza, di un momento di grande volatilità dei prezzi, fatalmente destinati a restare vincolati a simili forniture, considerato che le alternative, oltre ad essere molto più costose, risultano indisponibili nel breve periodo. L’Italia e la sua popolazione, dunque, è bene che inizino ad investire nella realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile, di modo da rendersi quanto più possibile indipendente dai Paesi esportatori di gas naturale e petrolio.

I costi energetici, specie per le aziende attive nei settori agricolo e produttivo, costituiscono una fetta importante delle spese da sostenere alla fine di ogni esercizio: quanto investire sulle rinnovabili può impattare positivamente sui bilanci?

Se oggi parliamo di investimenti che tutelino le nostre aziende dai rincari “sistemici” del costo dell’energia la ricetta è sempre la stessa: investire affinché si riesca a coprire la maggior parte del nostro fabbisogno energetico. Facciamo un esempio. A seguito dell’installazione di un impianto fotovoltaico superiore ai 350 kWp, con una batteria da 100 kW/h, un’azienda agricola riuscirà a più che dimezzare il costo annuale dell’energia necessaria allo svolgimento delle sue attività, con tempi di rientro stimabili a circa 3 anni e 8 mesi. Una rapidità impensabile fino a pochi anni fa!

La vostra azienda, come spesso sottolineate, è “data driven”: cosa significa?
CAB Energy, sin dalla sua fondazione, ha sempre dato enorme importanza al recupero di dati e alla loro corretta lettura. Sono i numeri, insomma, che guidano la nostra azione: la differenza tra una bella idea e un’opportunità davvero promettere sono e sempre saranno i dati, l’unico “faro” per un investimento consapevole, che non gonfi inutilmente le spese e che sappia razionalmente calcolare adeguati tempi di rientro.

Infine, una domanda necessaria: perché affidarsi ad un’azienda terza e non pensare di provvedervi in proprio?

In alcune materie, specie quelle che richiedono anche investimenti a sei cifre, avere un approccio “fai da te” comporta (inutile dirlo) rischi anche molto elevati. Le ragioni sono molteplici: bisogna disporre delle competenze adeguate per coordinare tutti gli interlocutori coinvolti, pena l’impossibilità di procedere; bisogna conoscere approfonditamente tutta la disciplina normativa in materia, compito tutt’altro che semplice; è necessario occuparsi delle attività di progettazione, di selezione dei materiali e della loro installazione. Insomma, senza un adeguato “know-how” si naviga a vista con il rischio concreto di “incagliarsi negli scogli”, ossia, fuor di metafora, di spendere e attender senza alcun risultato.

Per maggiori informazioni, CAB Energy vi attende a Castenedolo, in via Rieti 5 Brescia .

Tel. 333 315 3556

Leonardo Binda