Il problema dei rifiuti per le strade cittadine e sul ciglio di fossi e terreni agricoli è, purtroppo, una costante di moltissime realtà del nostro territorio.
Ciò che però lascia davvero sgomenti è che, nonostante l’obbligo di rimanere il più possibile presso le proprie abitazioni e il senso di rispetto nei confronti del prossimo che questa difficile situazione avrebbe dovuto imporre in tutti noi, c’è ancora chi non ha perso le brutte abitudini del passato.
C’è di più: non solo non le ha perse, ma ha ben pensato di abbandonare anche tutti quei “nuovi” rifiuti che ad oggi riempiono la nostra spazzatura, ossia mascherine, guanti ed in generale dei dispositivi di protezione usati. Una pratica che, come si suol dire, aggiungendo il danno alla beffa. Non solo si inquina il nostro territorio, riempiendolo di immondizia, ma lo si fa sprezzanti del pericolo che quella nostra azione può comportante per chiunque venga a contatto con le protezioni già utilizzate da qualcun altro, senza nome né volto e senza essere certi delle sue condizioni di salute.
Comprensibile e del tutto responsabile è stata l’ira del Sindaco Marco Togni sui social che, commentando l’accaduto, ha ribadito “Indossate guanti e mascherina per proteggere voi e gli altri dal contagio, poi li gettate a terra. Sapete che qualcuno li dovrà raccogliere al posto vostro dato che siete maleducati e incivili?
Sareste contenti se il vostro vicino di casa gettasse i suoi rifiuti, magari contagiosi, nel vostro giardino? No!
E allora siate educati e rispettosi delle altre persone”.
Parole che inducono ad una riflessione che, ci si augura, venga capita e fatta propria da chi ha commesso o pensato di commettere queste sscelleratezze.
Leonardo Binda