I monteclarensi conosceranno di certo Giulio Bertolini. Che, già consigliere comunale, ora è presidente della locale sezione dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), ma anche presidente del neo costituito Comitato per la realizzazione del Monumento alla Resistenza e alla Costituzione. E’ proprio in virtù di questa sua «carica» che abbiamo scambiato con Giulio Bertolini le consuete quattro chiacchiere.
Un monumento alla Resistenza e alla Costituzione? Ce n’era proprio bisogno? Se sì, a cosa serve?
«Se serve? Certo che serve… Non per guardare indietro, come maliziosamente ha detto qualcuno, ma per guardare avanti. Per guardare anche e soprattutto ai giovani. Che, come dimostrano non pochi servizi andati in onda in televisione, di quel periodo sanno poco o niente. Un monumento, insomma, che serve a far memoria di quegli anni, e soprattutto per ricordare che la democrazia e la libertà sono una cosa che va mantenuta. In Italia abbiamo lottato per avere l’una e l’altra, ma non è detto che le avremo per sempre; bisogna impegnarsi per mantenerle entrambe, perché non sono affatto scontate. Si veda, ad esempio, quanto sta accadendo in Turchia, con il “sultano” che oggi, nel Terzo Millennio, si permette di imprigionare oppositori e giornalisti…».
Stabilito che il monumento serve, ci dica un po’ come è nata l’idea di realizzarne uno. «Beh, stabilito che il Monumento alla Resistenza e alla Costituzione è cosa buona e giusta, non rimaneva che passare dalle parole ai fatti. In qualità di presidente della locale sezione Anpi ne ho parlato con l’amministrazione comunale, che si è detta subito disponibile. Quindi, sapendo che il Comune aveva qualche difficoltà a farsi carico per intero della questione (ma anche della spesa: stiamo parlando di una cifra che va dai 35 ai 45.000 euro), abbiamo deciso di costituire un Comitato ad hoc, nato con il dichiarato obiettivo di predisporre il progetto, raccogliere i contributi per rendere partecipata e sentita l’opera dalla maggior parte possibile dei cittadini e per sollevare l’amministrazione, che interverrà con un minimo stanziamento».
Ci risulta che in questa operazione non siete stati lasciati soli… «Vero, verissimo. Oltre all’Anpi, sostengono l’iniziativa anche le Fiamme Verdi di Brescia e le Associazione d’Arma di Montichiari. Ci sono anche gli alpini, che, aiutati dalle altre associazioni, per domenica 15 aprile hanno organizzano uno spiedo da asporto. Il ricavato, coperte le spese, andrà a sostegno del monumento. Ci racconti del monumento. «Per la sua realizzazione ci siamo affidati allo scultore monteclarense Dino Coffani. L’intenzione é quella di inaugurarlo il prossimo 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica. Siamo in fase avanzata dei lavori…».
Dove verrà posizionato? «Vicino al Municipio, in quello che oggi è viale Paolo VI, proprio di fronte al monumento dedicato all’Avis, dove ci sono una fontana e un’aiuola, con dei gradini. Lì verrà sistemato il monumento alla Resistenza e alla Costituzione: sarà largo un metro e sessantacinque, alto due metri e quaranta. Sulla struttura verranno “agganciate” scene (in bronzo) di lotta partigiana, pace, fratellanza… Perché risulti una cosa ben fatta, oltre ad un bravissimo scultore come Dino Coffani, abbiamo sfruttato la consulenza di alcuni tecnici, così che il tutto risulti non solo bello, ma ovviamente anche stabile».
Maria Teresa Marchioni