Sono molto preoccupati gli ambientalisti di Legambiente Montichiari e SOS Terra per una recente richiesta presentata dalla ditta Recupera srl alla Provincia di Brescia riguardante l’ambito territoriale estrattivo Ate 43 di Vighizzolo e che potrebbe trasformare una cava utilizzata per il recupero e il riciclo in una nuova “discarica”, creando un precedente che riuscirebbe addirittura ad aggirare l’Indice di Pressione. Si sono detti soprattutto preoccupati per il silenzio della Politica su questa richiesta che, seppur si trovi ancora nelle fasi iniziali dell’iter, richiederebbe una presa di posizione forte da parte di tutti. «Siamo molto preoccupati – ha sottolineato Luciano Gerlegni di Legambiente – Nell’Ate 43, Recupera srl, con l’autorizzazione della Provincia, opera sul fondo di una cava il trattamento di rifiuti che si trasformano in materie “prime e seconde” e questo potrebbe anche essere accettabile. Ora, però, cosa chiede l’azienda alla Provincia? Lo spostamento dell’attuale impianto in un nuovo piazzale realizzato dopo il riempimento a “quota campagna” del vuoto cava cioè, in parole semplici, il riempimento della cava e lo spostamento dell’impianto produttivo a livello dei campi. Stiamo parlando dell’area che era stata destinata alla creazione della discarica di “Padana Green”: un “buco” di circa 100mila metri quadri che si chiede di riempire con 1 milione e 750 mila metri cubi di materiale, per portarlo a livello campagna nell’arco di 10 anni, e di realizzare un capannone di 10mila metri quadri alto 14 metri. A nostro parere ciò è in conflitto sia con il nostro PGT, perché gli insediamenti produttivi sono stati intesi sul fondo cava e mai nessuno ha pensato di autorizzare il riempimento di quel buco e poi la costruzione sovrastante, sia con il progetto di gestione dell’ambito produttivo che prevede il recupero a fondo cava» «Consultando i siti istituzionali, ci siamo imbattuti del tutto casualmente in questa richiesta – ha aggiunto Diego Bodei – e ci ha allarmato non poco il silenzio relativo alla vicenda, perché, anche se si è attivato un iter diverso da quello previsto per le discariche, di fatto stiamo parlando di una discarica la costruzione della quale potrebbe addirittura aggirare l’Indice di Pressione, realizzato proprio valutando l’eccezionalità anche a livello europeo di Montichiari in questione di discariche. Auspichiamo che venga reso noto quanto materiale di scarto Recupera srl intercetta annualmente e quanto ne riesca a riciclare trasformandolo virtuosamente in materia seconda. Risulterebbe, infatti, una presa in giro se la gran parte del prodotto riciclato fosse destinata alla tumulazione sotto la sede di un’impresa di riciclo». «Speriamo che la richiesta di Recupera srl non venga presa in considerazione dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione – ha concluso Gigi Rosa di SOS Terra – Al di là della contraddizione evidente tra agire per riciclare e agire per tumulare, non dobbiamo dimenticare che, se il progetto andasse a buon fine, ci sarebbe un aumento esponenziale della movimentazione di mezzi pesanti in zona con ulteriore peggioramento della qualità di vita per i cittadini di Vighizzolo. Ci opporremo all’eventuale realizzazione del progetto». «Il 24 luglio si terrà la Conferenza dei Servizi in Provincia ma in quella sede si entrerà nel merito di quello che chiede Recupera srl non riguardo al permesso di costruire. Il 24 luglio, dunque, con quali osservazioni tecnico-politiche il neo eletto Sindaco di Montichiari si presenterà in Provincia? il Comune ha dato un preavviso di diniego alla richiesta di costruire un capannone per ragioni puramente tecniche ma il solo no alla licenza edilizia per il capannone non basta». La replica del Sindaco Togni non si è fatta attendere ed è stata di ferma contrarietà ad ogni nuovo progetto che intenda aggirare l’indice di pressione e portare nuovi rifiuti a Montichiari.
Marzia Borzi