Finalmente ci siamo: tre mesi dopo l’iniziale data di apertura, continuamente ritardata causa normative contro l’epidemia, ecco che “Montichiari nel cassetto” prende vita. Dalla scorsa settimana nelle sale al pianterreno del Museo Lechi è in corso la mostra fotografica organizzata da Montichiari Musei e dall’Assessorato alla Cultura del Comune con il patrocinio del Consiglio regionale della Lombardia e la curatela di Daris Baratti, Anna Ravelli e Paolo Boifava. In esposizione 63 immagini in bianco e nero, alcune addirittura risalenti al secondo Ottocento, riprodotte e ingrandite per l’occa-sione su carta fotografica pregiata fine art e ordinate per tematica nelle sei sale del percorso espositivo: si potranno ammirare, tra l’altro, l’antica rocca di Montichiari, le vedute urbane con il maniero turrito, la brughiera con gli eventi nazionali che l’hanno attraversata, alcune edizioni dei rinomati carnevali monteclarensi degli anni Trenta, ma anche le personalità che hanno scandito la storia della città.
Non mancano alcune chicche come lo scatto dal palco reale durante le Grandi Manovre militari del 1890 o una immagine inconsueta di Giovanni Treccani degli Alfieri in posa nel 1914 durante una battuta di caccia nella brughiera ancora ‘vergine’ fino ad arrivare a un giovane docente di scuola media e futuro ministro, Mario Pedini, con la sua classe. Molte delle immagini sono di proprietà privata, provenienti dal ricco archivio del collezionista monteclarense Daris Baratti, oltre che dalla Fondazione Negri di Brescia la cui veduta dell’antica Piazza Garibaldi campeggia nelle locandine e nei totem della mostra.
L’esposizione è aperta a ingresso gratuito e contingentato per rispettare i protocolli contro il contagio: info allo 030/9650455 o sul sito internet www.montichiarimu-sei.it.
Federico Migliorati