Serata di versi e note a Off44, ex sede di Casa Serena di Montichiari, quella dello scorso 3 gennaio per la presentazione della raccolta di poesie di Ornella Olfi “Orme in volo”. Davanti a un folto pubblico la poetessa e scrittrice cittadina, sollecitata dalle domande della giornalista Marzia Borzi (autrice anche della prefazione) e accompagnata dalla limpida voce della promettente cantante Elisa Bressanelli, ha ripercorso il proprio percorso letterario soffermandosi in particolare sulle tematiche affrontate nel volume. Dagli sguardi sulla sua Montichiari, a cui riserva intensi e struggenti versi, alle figure ormai scomparse ma sempre care (i familiari, Bruno Roversi, Peppino Mura e molti altri) passando per le emozioni scaturite dal difficile periodo della pandemia per arrivare alle speranze con un cenno al passato, Olfi, collaboratrice tra gli altri di Paese Mio e addetto stampa dell’Avis Montichiari, ha messo ancora in mostra le sue doti che l’hanno condotta a vincere oltre 150 premi in tutta Italia per testi in italiano e in dialetto. “Le vittorie che ricordo con maggior piacere? La prima, ottenuta a Montichiari, e la più prestigiosa, in Campidoglio a Roma”, ha confessato. Il vernacolo è tra i “protagonisti” del libro autopubblicato, lingua a cui la poetessa guarda con devozione cercando di tramandarla con costanza e impegno alle nuove generazioni. È una passione sconfinata quella per la scrittura in versi che nutre da sempre ma che si è sviluppata concretamente solo dopo la scomparsa della sorella Giovanna, corroborata anche dalla compianta professoressa Carla Gavazzi, sua docente alle scuole medie, che ne intuì subito le doti. Una sezione dell’opera letteraria è dedicata agli haiku, brevi componimenti di origine giapponese, che le hanno dato modo di ricevere ulteriori riconoscimenti. L’incontro presso Casa Serena ha fatto seguito a quello organizzato il 7 agosto dell’anno scorso in sala consiliare a chiusura della rassegna comunale Libramente.

Federico Migliorati