C’era una volta il “Banco Mazzola, Perlasca & C.”, uno tra i tanti istituti di credito che operarono a Montichiari nel corso del tempo, anche se pressoché più nessuno può custodirne una viva memoria. Dobbiamo infatti risalire alla prima metà degli anni Venti del secolo scorso, quando il paese si avviava a ‘sposare’ il fascismo con l’avvento del podestà, per rintracciare l’apertura di una succursale di questa banca (una delle sei in provincia, accanto a ben 63 filiali) presso cui si effettuava “qualsiasi operazione di borsa e di cambio”. Costituito con atto notarile nel 1903 a Chiari, il “Banco Mazzola, Perlasca & C.” si inseriva nel solco di quel cattolicesimo democratico che larga importanza ebbe nel corso del Novecento. Per Montichiari non si trattava di una novità poiché già dal 1869 era in funzione la Banca Popolare di Montechiaro (poi assorbita dal Credito Agrario Bresciano) mentre nel 1895 iniziava il servizio della Cassa rurale ed artigiana che, seppur con diverse fusioni e riorganizzazioni successive, continua tuttora con la denominazione di Bcc del Garda. La storia del “Banco Mazzola, Perlasca & C.”, che rappresentò poco più di una meteora nel firmamento bancario sotto i sei colli, è tornata a vivere grazie al ricercatore e storico monteclarense Daris Baratti il quale ha rinvenuto tra i numerosi e preziosi documenti in sua proprietà il calendario stampato nel 1926 in occasione del centenario del ritrovamento della statua simbolo della città di Brescia, la Vittoria Alata, evento reso possibile dall’Ateneo di Scienze Lettere e Arti. Proprio questa importante ricorrenza venne celebrata dai dirigenti bancari riservando il frontespizio al ruolo della Brescia Romana. Con la fusione nell’Unione Bancaria Nazionale, nel 1928, terminò la breve storia del “Banco Mazzola, Perlasca & C.”: oggi restano solo, in cartoline ingiallite, le reclame pubblicitarie un tempo presenti lungo via Umberto I (oggi corso Martiri e via Trieste), l’una all’angolo con Piazza Garibaldi l’altra con la salita al Castello.
Federico Migliorati