Le pubblicazioni della BAMS Edizioni si arricchiscono di un nuovo straordinario volume, un vero e proprio tesoro pensato non solo per essere consultato e conservato preziosamente dagli appassionati di testi d’arte ma un gioiello dell’editoria e dell’arte fotografica  che permette di scoprire le bellezze artistiche più nascoste della nostra Provincia. Si tratta della “La “Fabrica” della Via Crucis. Il Santuario  di Cerveno tra ricerca e restauro”, testo curato da Mario Albertario con le immagini di Fotostudio Rapuzzi e BAMSphoto Rodella. Il testo da collezione raccoglie gli studi promossi in occasione del restauro del Santuario della Via Crucis a Cerveno, in Valle Camonica (Bs), condotto dal Consorzio Indaco tra il 2010 e il 2024 ed esamina il santuario delle 14 stazioni della Via Crucis  dal punto di vista dell’architettura e, attraverso l’analisi delle strutture e delle fonti disponibili (visite pastorali, testamenti, registri delle confraternite e libri parrocchiali), ricostruisce il processo di sviluppo del complesso parrocchiale composto dalla chiesa di San Martino, dall’oratorio dei Disciplini, da alcune cappelle progressivamente scomparse e infine dal cimitero. L’imponente complesso è stato edificato tra il 1740 e il 1750 con quattordici cappelle che, come nella tradizione dei Sacri Monti, ospitano la rappresentazione plastica delle stazioni della Via Crucis. La maggior parte delle statue si deve allo scultore Beniamino Simoni, che ha lavorato tra il 1752 e il 1759 e ha fatto di questo complesso uno tra i principali esempi del concetto di “regolata devozione” al quale tendeva la pedagogia pastorale dei parroci di Cerveno. L’opera è stata successivamente completata dalla bottega dei Fantoni (1763-1765) e dall’intervento dello scultore Giovanni Seleroni (1869-1871)  che ha concluso il percorso con il gruppo del Compianto. I saggi firmati da specialisti del settore, offrono una nuova interpretazione dei dati archivistici. Il contributo dei restauratori del Consorzio Indaco dà conto della metodologia adottata durante il restauro e analizza le tecniche esecutive degli affreschi, degli stucchi e delle statue in legno. Gli scatti fotografici di Basilio Rodella e del suo team intensificano ancora di più il reale e la carica espressiva del capolavoro ligneo riportando davanti agli occhi del lettore tutta la drammaticità degli episodi della Passione e di quei personaggi nei cui sguardi, gesti, espressioni si può ritrovare anche un po’ di se stessi e del proprio travaglio interiore, sul cammino impervio della vita attraverso il quale ognuno porta la sua croce. 

Marzia Borzi