Quando, da Roma o da Milano, cioè dal governo centrale o da quello regionale, arrivano dei soldi sotto forma di contributi (magari a fondo perduto), può esserci la tentazione di fare salti pindarici, rincorrendo progetti che poi portano alle classiche cattedrali nel deserto. 

Oppure, con più saggezza, si opta per un lavoro oculato, andando a vedere, per risolverli, i problemi che solitamente affliggono le scuole. È il caso delle non poche attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, che consentono di garantire sicurezza e funzionalità alle strutture che devono quotidianamente ospitare i nostri figli.

A Montichiari, ad esempio, grazie ai fondi giunti dal governo centrale (stiamo parlando di 130.000 euro per cinque anni consecutivi) si è potuto, nel primo anno, procedere alla sostituzione dei serramenti del plesso ovest, mentre nel secondo si è provveduto alla centrale termica del plesso Tosoni.

Tra l’altro, spiega Graziano Bonometti, assessore che ha in carico le deleghe di Viabilità, Edilizia pubblica e privata, Lavori pubblici, Manutenzione, Patrimonio e Verde pubblico, «per il 2021 i fondi sono stati raddoppiati, arrivando a 260.000 euro. Soldi che verranno utilizzati per completare il plesso Ovest della scuola Alberti, oltre al plesso centrale e nord che mancavano all’appello»

In questo modo, precisa l’assessore, si chiude l’intero intervento della sede del-l’Istituto comprensivo 1.

Graziano Bonometti anticipa anche le prossime mosse: «È in corso una valutazione con società ad hoc per la riqualificazione di tutte le centrali termiche delle scuole, per usufruire della possibilità di finanziamento a fondo perduto pari al 90% o aderendo al gse – conto termico per coprire spese. 

Inoltre sta procedendo il progetto di riqualificazione della centrale termica del plesso Falcone della Primaria, dove c’è il grande problema derivato dalla rottura delle caldaie (6 su 8 non sono funzionanti). 

Abbiamo attinto a un finanziamento di 15.000 euro per una valutazione di diagnosi energetica in forma dinamica che consentirà di individuare esattamente le esigenze della potenza da impie-gare. 

Cercheremo di sfruttare i fondi a disposizione per andare a sostituire il generatore prima del prossimo inverno».

MTM