Dopo una parentesi di 5 anni, torna la Lega: Marco Togni, infatti, è il nuovo sindaco. La vittoria della Lega (e dei suoi alleati) è stata ufficializzata al ballottaggio. Ma era già evidente dopo il primo turno, e, probabilmente, scritta nelle stelle che, in questi 5 anni, hanno guardato cosa accadeva a Montichiari.
Il 9 giugno, dicevamo, l’ufficialità. Ma chiunque abbia un po’ di esperienza sapeva che il risultato era acquisito sin dal 26 maggio: con il 49% dei voti, contro il neanche 37% di Mario Fraccaro, Marco Togni aveva già vinto. Anche perché nessuno degli altri candidati si era schierato con il sindaco uscente, «condannandolo» così a perdere la partita.
La vittoria di Togni era scritta nelle stelle: bastava saperle leggere. Fraccaro non è stato un cattivo sindaco: in 5 anni ha fatto cose buone; altre, secondo i suoi oppositori, meno. Esattamente come tutti i sindaci, spesso chiamati a rispondere su problemi che non dipendono da loro (si pensi, ad esempio, alla questione cave, discariche e dintorni, dove le decisioni vengono prese altrove e i sindaci si trovano con il cerino acceso in mano). Su una questione, a nostro avviso, Fraccaro non ha avuto il coraggio necessario: l’abbinata migranti & sicurezza.
Una premessa. Il boom della Lega a livello nazionale è figlio (ovviamente non solo, ma anche) di alcune posizioni sui migranti, che non piacciono ai fighetti radical chic, ai giornaloni tipo Repubblica e Corriere, ai Fabi Fazi e ai commentatori alla Gad Lerner, quelli, per intenderci, di sinistra, ma col Rolex a destra. Posizioni che, però, piacciono alla stragrande maggioranza degli italiani.
Un esempio lampante. Per mesi giornaloni e commentatori hanno menato il torrone spiegandoci che gli abitanti di Riace e Lampedusa erano contenti degli immigrati, che i sindaci porteaperte avevano trovato la soluzione, che bisognava fare così in tutta Italia… Balle. Tant’è vero che, proprio in questi due Comuni, i cittadini hanno mandato a casa i vecchi amministratori per consegnarsi alla Lega.
Il fatto è che, anche se Lerner, Fazio e Saviano dicono in contrario, gli italiani non sono razzisti: semplicemente ne hanno piene le scatole di una immigrazione fuori controllo. I monteclarensi non fanno eccezione; e hanno ragione.
Ricordate la polemica sulla Serini?
Arrivano i migranti; no, non arrivano; sì, arrivano, ma un po’ di meno; cioè, arrivano, ma vanno via subito…
La colpa di Fraccaro è di non aver detto chiaramente «no» ai migranti, come invece hanno fatto la Lega e in generale il centrodestra. Forse per esigenze di coalizione (al suo interno c’era anche la sinistra, che sui migranti non ne ha mai azzeccata una), l’ex sindaco ha tentennato, dicendo «no ai migranti, però non possiamo ignorare il problema»; «no ai migranti, però se il Prefetto ci obbliga…»; «no ai migranti, però…».
E’ lì che Fraccaro ha perso le elezioni; e la sinistra con lui.
E non tornerà a vincerle fino a quando non manderà a quel paese i Fazio, i Lerner e i Saviano, per schierasi dalla parte degli italiani.
Gabriele Fiore