Si torna a parlare (e forse questa volta non solo a parlare, ma pure a fare) di una ferrovia che collega Brescia con Montichiari (passando, va da sé, per l’aeroporto Gabriele D’Annunzio). 

Un tratto di strada ferrata che consentirebbe di andare dalla città al Centro Fiera, e viceversa naturalmente, in meno di mezzora: pare, addirittura, 24 minuti.

L’idea di collegare la Città dei Sei Colli con il capoluogo circola da un po’, peraltro con proposte varie, come ad esempio il primo progetto Tav, dal quale è stato stralciato lo shunt, il bypass della città con fermata a Montichiari. Questa, invece, potrebbe essere la volta buona, visto lo studio di fattibilità della linea ferroviaria Brescia-Montichiari non solo è stato fatto e messo nero su bianco, ma è pure stato illustrato alla Commissione territorio e infrastrutture del Pirellone, presieduta dalla monteclarense Claudia Carzeri.

Se è vero che è stato fatto un bel passo avanti, è altrettanto vero che i lavori non sono destinati ad iniziare a breve: diciamo che i lavori potrebbero iniziare intorno alla fine del 2023. 

Insomma, se tutto andrà per il verso giusto, bisognerà aspettare tre anni per vedere i cantieri aperti. Nell’attesa vediamo, per grandi linee, il progetto. 

Che, per una spesa complessiva di poco superiore ai 400 milioni di euro, prevede, grosso modo, tre tratte.

Per la prima (5,6 chilometri) si lavora sull’esistente, cioè sul tratto iniziale della Brescia-Parma: sono previsti la realizzazione della nuova fermata di Porta Cremona, il raddoppio dei binari ed altro ancora, come ad esempio il prolungamento del sottopasso di via Zima e l’allargamento di un paio di cavalcavia.  

Anche per la seconda tratta si lavora sull’esistente: sono infatti previsti il raddoppio e l’elettrificazione dei circa 10 chilometri che vanno da San Zeno a Ghedi, con tanto di riqualificazione delle attuali fermate di Ghedi, Montirone e San Zeno. 

Va da sé che, raddoppiando i binari, bisognerà provvedere a rifare ponti, sottovie e cavalcavie.

La terza e ultima tratta, invece, verrà realizzata ex novo: poco più di 12 chilometri di linea ferroviaria, che consentiranno di arrivare direttamente al Centro Fiera, passando, naturalmente, per lo scalo aeroportuale di Montichiari.

Questo è, per sommi capi, il progetto. 

Per realizzare il quale bisognerà fare ovviamente i conti con i Comuni interessati, ma anche (presumiamo) con i cittadini. 

A parte Marco Togni, sindaco di Montichiari, che ha qualche riserva perché ritiene che il progetto sia un ripiego rispetto a quello iniziale dello shunt, gli altri primi cittadini (Marco Ferretti per San Zeno, Federico Casali per Ghedi) sono favorevoli.

Ma, come dicevamo, bisognerà poi vedere come reagiranno i cittadini. L’esperienza, infatti, dice che, quando c’è da fare un’opera pubblica, spesso e volentieri nascono i comitati, che contestano il progetto per questo e quel motivo, perché si rovina il territorio o perché aumenta l’inquinamento acustico… Vedremo.

MTM