A quasi un anno dalla nascita del Presidio «Nove agosto», l’esperienza di protesta civile e corale a supporto del fiume portata davanti alla Prefettura di Brescia, la Federazione delle Associazioni che amano il lago d’Idro e il suo fiume Chiese sta sospendendo la propria azione a Brescia per trasferirla sui Comuni dell’asta fra i quali anche Montichiari. A restare a Brescia nel presidio potrebbero essere altre associazioni, componenti dell’alleanza delle cinque entità sociali e singoli volontari con le quali la Federazione ha collaborato nell’ultimo anno e che potrebbero portare avanti tematiche anche diverse rispetto a quella esclusiva del Chiese. La Federazione, invece, ha deciso e proposto agli alleati di sospendere il presidio in città per spostarsi sui territori e rafforzare la partecipazione popolare degli abitanti dei Comuni sull’asta del Chiese. Nella riunione n°46 del 14 giugno scorso, infatti, stimolati al confronto da Bordiga, i rappresentanti delle associazioni che compongono la Federazione hanno fatto il punto della situazione ed espresso le proprie opinioni sull’avventura di picchetto e informazione permanente 24 ore su 24. «In ogni riunione ci confrontiamo sempre sul Presidio – ha spiegato Bordiga – Nell’ultima di queste è emerso che da qualche mese i nostri volontari fanno fatica a coprire i turni e che nel Presidio restano a turno 40/42 persone che sopportano caldo, freddo, pioggia. In un anno di presenza a Brescia la Federazione, promotrice di questa esperienza unica, ha raggiunto diversi obiettivi. Per prima cosa ha stabilito alleanze e collaborazioni con altre quattro entità: il Comitato Tavolo Provinciale Basta Veleni, le Mamme del Chiese, il Comitato Referendario per l’Acqua Pubblica e Comitato Ambiente e Territorio Basso Garda che si sono uniti a noi nella gestione del Presidio e che speriamo possano restare interlocutori efficaci. Un altro aspetto è stato fare chiarezza sulla questione “Mega depuratore Esenta di Lonato”, che non era stato affatto compreso fino in fondo, il quale prevedrebbe di  pompare l’acqua depurata prima in su e poi, dopo la stagione irrigua, scaricarla nel Canale Virgilio dal quale si dovrebbe costruire una via artificiale che la farebbe arrivare comunque fino al Chiese che dunque non sarebbe affatto stato tutelato da questa opzione. Fare chiarezza sulla disinformazione nella discussione è stato dunque importantissimo. La visibilità che abbiamo avuto a Brescia poi è stata una vera impresa che ci ha portati perfino alla Camera dei Deputati. Ora sentiamo il dovere di spronare i territori, la gente che li abita, di informarli su quello che sta accadendo affinché prendano posizione sulla questione. Il compito della Federazione è e resta quello di unire i territori e stiamo elaborando qualcosa di molto bello per farlo che non voglio anticipare troppo. Posso solo dire che un importante regista sta preparando uno spettacolo, che parla del tema acqua, unità, difesa del fiume, che la Federazione porterà in tutti i paesi del Chiese facendo comprendere l’importanza di partecipare. Saranno 8 mesi di impegno ogni settimana ma bellissimo e significativo per informare e smuovere le coscienze. Il 9 agosto 2022 per noi è un traguardo, un simbolo; lo celebreremo come è doveroso forse anche con una manifestazione e poi appunto ci sposteremo in altre forme sui territori. Le altre componenti stanno valutando se ci sono gruppi che vogliano ancora tenere ancora vivo il Presidio e prendere il testimone ma la nostra Federazione andrà avanti ad occuparsi esclusivamente, come lo statuto ci impone, del fiume Chiese. Noi andremo avanti per la nostra strada portando direttamente la lotta a difesa del Chiese sui territori ma confidando che l’alleanza nata col presidio rimanga unita»

Marzia Borzi