Non era mai accaduto nella pur longeva storia della Borsa di studio Francesco Rodella che a spuntarla fosse una ricercatrice della Fondazione Poliambulanza di Brescia: ci è riuscita la dottoressa Stefania Nici (nella foto) il cui progetto di ricerca è stato preferito a quelli degli altri dieci concorrenti dalla commissione tecnico-scientifica presieduta da Fabio Badilini e composta da una decina di illustri rappresentanti del settore.
La cerimonia della 23° edizione dell’iniziativa benefica, organizzata dall’associazione Davide Rodella onlus con la collaborazione delle sezioni Aido e Avis provinciali e di Montichiari, è prevista per sabato 5 dicembre alle ore 10 nella Sala consiliare del Comune monteclarense, a porte chiuse causa emergenza sanitaria e alla sola presenza degli organizzatori e della vincitrice.
Nici è nata nel 1987 a Ucria, nel messinese, e risiede a Brescia: dopo la laurea in Fisica con curriculum in Fisica della Materia, dallo scorso anno è Dirigente Fisico con contratto a tempo determinato presso la Fondazione Poliambulanza.
Lo studio che le ha consentito di ottenere l’assegno da 10 mila euro messo in palio ha per titolo: “Studio dei fattori prognostici e della valutazione della risposta alla immunoterapia mediante machine learning nei pazienti oncologici trattati con farmaci anti PD-1 e anti PD-L1”.
Nel 2019 la borsa di studio era invece stata assegnata al dottor Simone Paghera, ricercatore presso gli Spedali Civili di Brescia, per un importante lavoro sulla sclerosi multipla.
Nata nel 1998 per volontà del dottor Antonio Rodella l’associazione Davide Rodella onlus si è resa protagonista di un’opera costante e instancabile di sostegno e aiuto finanziario verso parrocchie, ospedali, enti di ricerca, giovani medici, scuole con progetti ad hoc come quelli per l’Etiopia e in favore di Raphael per una cifra complessiva che supera i 2 milioni di euro.
Federico Migliorati