Non è che prima fossero tutte rose e fiori, però almeno ci si arrangiava. E comunque il numero delle persone che erano sulla soglia della povertà, o di quelle persone che purtroppo quella soglia l’avevano già varcata, era contenuto. Poi è arrivato il Covid, e la situazione è precipitata.
Dal periodo dell’emergenza vera e propria, quando grazie ai decreti Conte/Speranza eravamo obbligati a rimanere chiusi in casa, sembra passato tanto tempo, ma se ci pensate erano solo pochi mesi fa. Ricordate? Ricordate non solo i morti, ma anche le persone che, per via del Covid, avevano perso il lavoro, e con esso la dignità? Ricordate le file delle persone in attesa davanti ai centri della Caritas (o di altri volontari) per ricevere qualcosa da mettere sotto i denti? Ricordate le aziende che non potevano rimanere aperte, e che quinci chiudevano, e la gente rimaneva senza stipendio?
Già col Covid la situazione era precipitata. Poi le bollette, soprattutto del gas e della luce, hanno iniziato a salire, e con esse sono saliti pure il disagio della gente e la povertà. La situazione si è poi aggravata ulteriormente dal 24 febbraio in poi, quando a Vladimir Putin è venuto in mente di allargare il territorio della Russia, invadendo parte dell’Ucraina. Lì le bollette del gas e della luce sono salite ancora, e la disperazione degli italiani pure. E la povertà s’è impossessata di migliaia di famiglie italiane.
Tutto questo è accaduto anche a Montichiari e dintorni, ovviamente. Tant’è vero che le istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, sono corse ai ripari, o almeno ci stanno provando. Tra le belle realtà messe in campo segnaliamo la nascita di «Area 25», uno spazio ad hoc che si occupa di contrastare, almeno per quanto possibile (e non come aveva fatto Di Maio affacciandosi al balcone…), la povertà. Uno spazio che si trova in via Mantova 25 e che è espressamente dedicato ai cittadini dei Comuni che danno corpo all’Ambito 9: Montichiari, Acquafredda, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Remedello e Visano.
Gestita dalla cooperativa La Sorgente (ovviamente c’è anche il Comune), «Area 25» è una sorta di presidio integrato dedicato a tutte quelle persone che si trovano in condizione di marginalità, vulnerabilità o grave fragilità, ma anche un luogo di relazione e prossimità. E’ anche un punto di accoglienza per l’orientamento e anche un punto di accompagnamento all’accesso ai servizi e alle realtà territoriali esistenti: realtà che offrono, o possono offrire risposte e soluzioni d’emergenza.
In pratica, «Area 25» è strutturato come una casa, che dispone pure di qualche posto letto di prima emergenza: uno spazio a cui le persone possono accedere per ricevere informazioni sul lavoro, sui sussidi e sui servizi a cui hanno diritto. Ad «Area 25» si può accedere direttamente, senza intermediari, ma anche su segnalazione dei Servizi sociali o di altre associazioni. MTM