È un vero e proprio “j’accuse” quello che i consiglieri di Minoranza lanciano contro l’Amministrazione Togni rea, a detta loro, di aver trascorso i primi due anni di attività consiliare in una situazione di immobilismo data non solo dalla crisi pandemia che ha colpito il mondo intero ma da una vera e propria mancanza di idee e di progetti per migliorare la città. «In questi primi due anni – sottolinea la Minoranza – abbiamo spesso criticato l’Amministrazione perché era immobile, non aveva idee e non portava avanti le opere pubbliche nonostante i bilanci comunali avessero chiuso con degli avanzi milionari. I soldi c’erano ma non sapevano come spenderli. Dicevano che occorreva mantenere in efficienza l’esistente ma per quanto riguarda la progettualità, un disegno di città futura, zero. Questa imbarazzante situazione è diventata evidente allorché è arrivato un contributo di 500 mila euro da parte di Regione Lombardia dopo il quale bisognava presentare un progetto in tempi brevi, progetto che loro non avevano. Per non perdere il contributo hanno così solo ripreso la progettazione di efficienza energetica dell’illuminazione pubblica che aveva predisposto la precedente amministrazione, stralciandone una parte. Poi, non contenti del progetto già presente e in parte già finanziato hanno contattato una ditta esterna che ha elaborato un nuovo progetto di finanza che prevede la gestione a una società esterna per la realizzazione e la manutenzione dell’illuminazione pubblica. Il progetto intero costa 1 milione e 800 mila euro che l’Amministrazione pagherà, invece, 2 milioni e 900 mila euro, in rate da 180 mila euro l’anno per sedici anni. Il tutto dopo l’indizione di una gara per assegnare a terzi il miglioramento dell’efficienza energetica integrata con i servizi Smart City. In particolare, per monitorare gli stalli di sosta che serviranno solo per due ore la settimana (la domenica dalle 09,30 alle 11,30) si spenderanno, sempre in sedici anni, un totale di 40 mila euro, mentre 58 mila euro saranno a costo per 4 pannelli a messaggio variabile e 44 mila euro per cinque telecamere per monitorare gli abbandoni di rifiuti. Cifre che personalmente ci sembrano assolutamente irrealistiche. Anche per quanto riguarda la costruzione della caserma dei Carabinieri la convenzione, approvata con il privato dall’Amministrazione Fraccaro, prevedeva che l’area da 20 mila metri quadri venisse così suddivisa: 8 mila metri quadri al privato e i restanti 12 mila alla caserma. L’Amministrazione Togni ha rifatto la convenzione ribaltando totalmente i metri quadri di utilizzo e lasciandone 12 mila a fruizione privata e solo 8 mila per la costruzione della caserma. A colpirci maggiormente, però, è lo spreco di denaro pubblico per il rifacimento dell’ufficio del Sindaco: ben 55 mila euro per realizzare nuovi ambienti ad uso quasi esclusivamente personale del Primo Cittadino Marco Togni o al massimo della sua Giunta. Tutto ciò ci appare un utilizzo non solo poco oculato ma addirittura privo di qualsivoglia avvedutezza della cosa pubblica. Uno spreco di denaro che denunceremo fino allo sfinimento».
Marzia Borzi