La comunità dei Silenziosi Operai della Croce, la famiglia religiosa fondata dal Beato Luigi Novarese con sede nell’ex foresteria del castello, ha salutato lo scorso 25 aprile con una festa a sorpresa Sorella Nora Cocca, chiamata a continuare la propria attività a Casale Monferrato. Termina così dopo ben 16 anni il suo servizio, profuso prima nel campo delle attività apostoliche e quindi dal 2013 quale responsabile della comunità stessa. Presenza discreta, ma feconda, costantemente impegnata nella promozione dell’operato dei “Silenziosi” sul territorio anche sul versante della ”integrazione” di questa realtà nel tessuto sociale e culturale locale, Sorella Nora è nata ad Ariano Irpino nel 1959: dopo la maturità classica conseguita nel liceo della sua città di origine si diploma in Formazione teologica alla Scuola per laici della Diocesi di Trento per poi laurearsi in Filosofia sempre nella città trentina. “Che sia messo in risalto il carisma, e non la mia persona” ha spesso dichiarato, quasi a schermirsi, a mantenere un profilo basso nonostante la vitalità delle tante iniziative messe in campo. “Facendo un bilancio di quanto ho ricevuto e di quanto potrei aver dato, mi viene da dire ‘come siamo cambiati con questo intreccio di relazioni’. Le generazioni si sono susseguite, la vita ci ha forgiati con le esperienze che ne sono conseguite. Dal profondo nasce un sentimento di gratitudine che esprimo con un Deo Gratias”, dichiara. La religiosa ha operato non solo a Montichiari, ma in tutta la provincia di Brescia mantenendo importanti contatti anche con Bergamo, Mantova, Milano e Trento: “Ho ricevuto tanta edificazione, ho incontrato molte persone trasformate nella fede e soprattutto persone ammalate coraggiose nell’affrontare le difficoltà del dolore fino a far risplendere il sorriso sui loro volti. Il Beato Novarese continua ad entrare nella vita delle persone e gli dona luce nuova, perché ogni esistenza è importante qualunque sia la sua forma”. In questo senso la casa “Maria Madre della Chiesa” di Montichiari è stata “il faro per irradiare calore e gioia a quanti sono qui giunti per vari motivi quali attività del Centro volontari della sofferenza, le giornate di spiritualità, i meeting, l’organizzazione del pellegrinaggio pasquale a Lourdes, gli incontri con il Beato Novarese tra cultura, arte religiosità e storia, le passeggiate nel parco, le mostre. Oltre 4000 persone all’anno sono passate nella nostra casa, in questi anni”. Un lungo periodo vissuto nella fraternità, seguendo gli insegnamenti del fondatore dei “Silenziosi”. L’ultimo grande momento di condivisione risale alla scorsa estate quando, in occasione della consueta cerimonia in memoria del Beato Novarese, furono presentati i restauri della cappella per i quali tanto si è battuta Sorella Nora. Ora la guida della comunità passerà a Sorella Rosalena, coadiuvata dalle consorelle Luciana, incaricata di accompagnare le attività apostoliche del Centro volontari della sofferenza, Maria Teresa e Maria Elena.
Federico Migliorati