Si è aperta sabato 24 settembre nella Galleria Civica di via Trieste e resterà visitabile fino al 6 novembre “Montichiari a’ suoi figli caduti”, l’esposizione storico-documentaria organizzata nella ricorrenza del centenario del monumento monteclarense ai caduti nella Grande Guerra e della creazione dell’ANMIG, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra fondata a Montichiari il 20 settembre del 1922 per tutelare i diritti dei cittadini in armi che avevano contratto un’infermità in servizio. La mostra, curata dal dottor Emanuele Cerutti dopo un lavoro di ricerca durato oltre un anno, permette di ammirare più di 300 pezzi (tra foto, cimeli e documenti) provenienti da tutta la Provincia grazie alla collaborazione fra 20 enti culturali o per gentile concessione di privati cittadini che hanno prestato oggetti, cimeli e immagini di grande valore storico. L’esposizione si articola in tre sezioni: una prima parte, intitolata “Combattere perché” dedicata alla propaganda di guerra; una seconda, “la guerra guerreggiata e sofferta” che rievoca i volti e le storie dei giovani monteclarensi che l’hanno combattuta e un’ultima sul Dopoguerra, sulle celebrazioni del valore e sul monumento ai Caduti. «Attraverso “Montichiari a’ suoi figli caduti” – ha dichiarato il curatore – l’ANMIG, che ha oramai compiuto la sua missione storica di tutela ai minorati di guerra, può ancora contribuire, con il suo grande patrimonio morale e documentale, alla formazione culturale e civica dei giovani. E far sì che resti ancora il ricordo del bene fatto nel solco del credo laico che solo chi aveva vissuto il martirio della trincea capiva: la vicinanza nella sofferenza, asserite nel nome d’Italia». Ad Emanuele Cerutti non va solo il merito di aver allestito con tanta attenzione una mostra che potrà essere di grande utilità anche per l’approfondimento didattico delle vicende e dei volti di quei monteclarensi che la Guerra l’hanno vissuta in prima persona ma allo stesso tempo quello di aver concretamente salvato la sezione locale dell’ANMIG con un lavoro di tutela non indifferente. La sezione monteclarense è infatti una delle ultime tre rimaste ancora attive nella Provincia di Brescia e proprio grazie alla segnalazione alla Soprintendenza di Cerutti, che in quel momento lavorava ad un approfondimento sul tema nell’ambito una borsa di ricerca all’Università di Parma, l’archivio piccolo ma completo dell’associazione è stato riconosciuto con decreto e da quel momento in poi tutelato a livello nazionale. All’inaugurazione erano presenti anche il presidente dell’ANMIG, Lauro Gorini, e l’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco Marco Togni e dell’Assessore alla Cultura Angela Franzoni, che hanno sostenuto e patrocinato l’evento.
Marzia Borzi