In un’era, quella del XXI secolo, in cui l’attenzione per l’ambiente è ormai diventata prioritaria, anche le cerimonie nuziali hanno risentito di questa forte tendenza, cercando di adattarsi alla volontà di tutelare l’ambiente e valorizzare le bellezze e ricchezze locali.
Non è un segreto di come, negli ultimi anni, ristoratori, organizzatori e tutti coloro che lavorano nell’ambito dei grandi eventi, abbiano dovuto far fronte ad una crescente domanda di individuare soluzioni utili per far sì che il proprio matrimonio potesse essere quanto più possibile eco-sostenibile.
In primis, la prima grande richiesta è quella di evitare l’utilizzo di fogli di carta e partecipazioni, le quali saranno sostituite sempre più da strumenti digitali che permetteranno di azzerare le ormai “vecchie” modalità d’invito con alcune più innovative e sicuramente più attente alle tematiche ambientali.
Non solo, moltissimi volti dello spettacolo e celebrità hanno voluto, nelle loro cerimonie o in quelle di amici e parenti, sottolineare l’importanza di questo aspetto e, come spesso accade, sono state prese alla lettera.
Sembra farsi strada anche l’idea di un nuovo modo di concepire anche il pranzo o la cena di nozze, cercando di valorizzare i prodotti del territorio di provenienza o di quello in cui si svolge la cerimonia.
E’ un tema molto importante, che mette in luce una tendenza sempre più forte nell’ambito di una ricerca attenta e scrupolosa di tutte quelle bontà ed eccellenze artigianali che rendono unica l’economia di ogni territorio.
Sia che si tratti di contorni, portate principali o il “pezzo forte” della cerimonia il punto fermo è “chilometro zero”, senza mai dimenticare come ormai menù vegetariani o vegani ormai non siano più un’eccezione, ma sempre più una costante in moltissime cerimonie, specie quelle più distaccate dalla tradizione nuziale.
Leonardo Binda