Contemporaneo e conterraneo di Gasparò da Salò (altro “padre” del violino), Pellegrino Micheli da Monte-chiaro è vissuto nella seconda metà del XVI secolo.
E’ una delle figure più importanti nella storia antica del violino.
Figlio di Zanetto, nato a Montichiari, nella sua vita pellegrino s’è dedicato alla produzione di strumenti musicali, specializzandosi i quelli che oggi chiamiamo archi. Ha iniziato con le viole, per poi passare ai violini.
Quando ancora era giovane fu chiamato «maestro di strumenti da sonar» (maestro dello strumento per suonare): una «qualifica» speciale, che testimonia la varietà degli oggetti realizzati dal produttore: oltre a viole e violini, anche lire, contrabbassi e ceteras. Al pari di altri costruttori di strumenti (Antegnati, ad esempio), fece un bel po’ di soldi. Segno che era per davvero bravo.
Un illustre figlio della Bassa, insomma. Meglio: un illustre figlio di Montichiari, al quale i monteclarensi, quando possono, rendono onore. Non a caso, da un bel po’ di anni a questa parte, in questa cittadella e capitale della Bassa c’è una gloriosa scuola di musica, intitolata proprio a Pellegrino da Montechiaro.
Una scuola, che ha sede in Piazza Teatro, nata parecchi lustri fa grazie al professor Hans Dohn, un finissimo intellettuale che fece delle sette note la sua passione più importante, accanto al lavoro di docente universitario.
La gratitudine di Montichiari e dei monteclarensi verso questo suo illustre figlio non si limita ad una scuola (che, intendiamoci, è cosa buona e giusta).
Tutti gli anni, infatti, o quasi, nel cartellone della Stagione teatrale del Bonoris è inserito almeno un appuntamento che, direttamente o indirettamente, ha a che fare con Pellegrino da Montechiaro.
Quest’anno gli appuntamenti sono due.
Il primo, di certo il più tradizionale, è in programma per domenica 8 dicembre, alle 17.30 al teatro Bonoris.
Un momento di auguri in musica, che va sotto il titolo di «Aspettando Santa Lucia» e che è stato organizzato in collaborazione con la succitata Scuola d’Archi Pellegrino da Montechiaro, con il direttore Giacomo Bellini.
Il secondo appuntamento, meno tradizionale, ma non per questo meno atteso ed emozionante, è per sabato 18 gennaio, quando, sempre in collaborazione con la Scuola D’Archi, alle 21 al Teatro Bonoris, va in scena «Omaggio a Pellegrino da Montechiaro», con Sandro Lanfranchi (primo violoncello al teatro alla Scala di Milano) e Alessandro Deljavan al pianoforte.
Per entrambi gli appuntamenti l’ingresso è gratuito. È gradita prenotazione.
MT Marchioni