Nel pomeriggio del 15 dicembre, presso l’Auditorium di Santa Barnaba a Brescia, il Prefetto ha consegnato a Dino Coffani l’attestato a firma del Presidente della Repubblica con cui è stato insignito del titolo onorifico di Cavaliere della Repubblica. Nato a Montichiari nel 1946, dove vive e lavora, Coffani ha aperto nel 1970 la prima agenzia di pompe funebri in paese, attività che ha sempre svolto con grande professionalità, garbo, sensibilità, rispetto e nella quale è stato supportato dal 1990 dai figli Cristian e Oscar, che si occupa della parte amministrativa. A questa attività Coffani affianca da sempre quella di affermato scultore di fama internazionale: ha iniziato a modellare la creta fin da giovanissimo, dopo essersi formato a Brescia, e nel corso degli anni ha esposto in tutti i musei più prestigiosi del mondo dal River Museum Yonkers di New York al Palazzo dell’Unesco a Parigi, al Museo Diocesano di Brescia. Le sue opere presentano tutte una chiara tendenza all’astrazione, per quel desiderio di mirare all’assoluto che l’artista monteclarense sempre cerca di realizzare concretamente. A Montichiari è autore di molte opere, tra le quali la Porta e l’Altare Maggiore del duomo di Santa Maria Assunta e la via Crucis. Alla cerimonia di conferimento dell’Ordine al merito della Repubblica, riconoscimento istituito con la legge numero 178 del 3 marzo 1951 e reso operativo nel 1952 con lo scopo di «ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nell’impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari», erano presenti anche il Consigliere Regionale Claudia Carzeri e il sindaco di Montichiari Marco Togni. «Per me e per il Consigliere Regionale Claudia Carzeri – ha dichiarato il Primo Cittadino di Montichiari – è stato un onore essere presenti alla consegna di tale ed importante riconoscimento al nostro concittadino Dino per la sua passione e professionalità nell’ambito artistico, che lo ha portato ad essere riconosciuto a livello internazionale esponendo le sue opere anche a New York e Parigi».
Marzia Borzi