Pensare alla realizzazione del maxi depuratore del Garda su un territorio come il nostro, già troppo provato in termini di inquinamento ambientale, è davvero una cosa inconcepibile e impossibile da accettare passivamente.

Il letto del nostro fiume Chiese, che è già in sofferenza da tempo per sversamenti abusivi e deterioramento delle sue sponde, non deve e non può assolutamente diventare il recettore degli scarichi del Lago di Garda. 

Le forze politiche dichiarano che questa opera, come progettata , non produrrà inquinamento, ma solo benefici per il nostro fiume in termini di qualità idrica e ambientale, oltre a possibili benefici economici ai territori interessati.

Queste affermazioni fanno ancora più arrabbiare in quanto ottengono il risultato di offendere l’intelligenza delle persone.

 Se quanto prospettato come effetto a questo progetto corrispondesse al vero, non si spiegherebbe il perché i comuni del Basso Garda non accettino di collocare questa struttura sulle sponde del Lago, come per altro avviene nei maggiori Laghi d’Europa, considerando che, oltre tutto, il problema principalmente è loro.

Nel progetto caldeggiato, le condutture partiranno da Padenghe ed attraverseranno i territori di molti altri comuni per arrivare a Montichiari deturpando chilometri di territorio e creando disagi per anni a migliaia di cittadini.

E’ davvero difficile e singolare pensare che questo sia il miglior progetto e l’unico da tenere in considerazione.

Noi sosteniamo che potenziare l’attuale condotta sublacuale già presente risulti la soluzione migliore sotto tutti gli aspetti, economico, ambientale e di impatto ma attualmente non viene presa in considerazione nonostante i dati e gli studi presentati da tecnici competenti e Associazioni Ambientaliste. 

L’attuale sistema di depurazione, che andrebbe solamente ampliato, sta funzionando senza criticità portando le acque al depuratore già presente a Peschiera del Garda che, a sua volta , scarica i reflui nel fiume Mincio il quale, avendo una portata annua di acqua ben maggiore rispetto al nostro fiume Chiese, avrebbe anche il pregio di mantenere un impatto ambientale molto più “diluito”.

Il prefetto di Brescia il giorno 28 luglio è chiamato a porre la firma sui documenti che sanciranno la condanna a morte del nostro fiume. Questa decisione lascerà ai nostri figli, nipoti e future generazioni un’eredità ancora difficile da valutare ma certamente non positiva in termini di salute pubblica.

L’unica certezza sarà un ulteriore deterioramento della qualità del nostro territorio in termini assoluti. 

Il nostro Sindaco ha sempre dichiarato la Sua contrarietà a questa opera ma noi ci chiediamo che significato abbia in effetti questa posizione considerando che l’attuale coalizione di maggioranza nel comune di Montichiari è appoggiata dal partito di Forza Italia , partito promotore (con il Ministro Gelmini) di questa soluzione che prevede la collocazione del maxi depuratore sul nostro territorio.

Il consigliere comunale di Forza Italia, che è anche consigliere regionale, mantiene sul punto un assoluto, quanto comodo silenzio.

L’appello che vogliamo fare ai cittadini, è quello di unirsi tutti insieme alle molte associazioni nate in questo contesto che si sono costituite negli anni a difesa del nostro fiume.

Evitiamo che questo scempio si concluda , anzi che nemmeno inizi. 

Facciamo sentire il nostro NO a chi dovrà firmare la condanna del nostro territorio, soprattutto perché è un rappresentate dello Stato che tornerà, una volta presa la decisione, da dove è venuto e a cui non importerà più nulla. Noi dobbiamo essere i garanti del nostro futuro. 

I soldi a disposizione per questa opera sono molti e qualcuno ha fretta di concludere, ora tocca a noi fare la nostra parte perché noi non vogliamo essere semplici spettatori di un nuovo disastro ambientale per il nostro fiume ed il nostro territorio.

Il gruppi Moderati di

Centro Destra e Movimento Civico Solo Montichiari