Ha lasciato un ricordo positivo in tutta la comunità Mons. Vigilio Mario Olmi, abate di Montichiari dal 1970 al 1983, del quale si è fatto memoria a un lustro dalla scomparsa nella messa in suffragio celebrata nella chiesa di S. Pietro il 25 gennaio scorso. Don Cesare Cancarini, nella sua ampia omelia, ha tratteggiato la figura del prelato riportando le caratteristiche che ne hanno segnato il servizio pastorale. Nato nel 1927 a Coccaglio, dopo l’ordinazione sacerdotale nel 1950 ha servito la comunità di Alfianello prima e di Bagnolo Mella poi, per essere in seguito assegnato alla parrocchia di Montichiari. Subentrato nel 1970 a Mons. Francesco Rossi, a lui si devono la realizzazione del Ritrovo di S. Giustina, di cui è stato pubblicato recentemente il volume sul cinquantesimo di attività, e la costruzione nel 1976 del Centro giovanile S. Giovanni Bosco, che sarà oggetto nei prossimi anni di un imponente intervento di ampliamento. Ma Olmi è stato anche l’ideatore dell’Equipe Notre Dame, ancora oggi realtà parrocchiale vivace, che offre un percorso di spiritualità rivolto a coppie di sposi. Quattro le parole cardine del suo operato, secondo don Cancarini: la “confidenza” poiché egli sapeva entrare in empatia con le persone ascoltandole con profondità, la “mediazione” quindi la capacità di cercare sempre il dialogo e la soluzione dei problemi, la “preghiera” quale forma di affidamento a Dio, e la “povertà” poiché visse sempre nel segno della frugalità e della parchezza. A Montichiari Olmi maturò quell’esperienza che, accanto al servizio da vicario generale della Diocesi, gli permise di diventare Vescovo ausiliare, per volontà dell’allora Vescovo Bruno Foresti, sino al 2003 quando per raggiunti limiti di età concluse la sua lunga guida spirituale e pastorale. Anche dopo aver lasciato la città dei sei colli non mancò mai di mantenersi informato sulle vicende monteclarensi e partecipando attivamente, tra l’altro, alle celebrazioni della Festività dell’Assunzione di Maria (il 14 agosto era anche il giorno del suo compleanno, da qui il nome Vigilio Mario) o in qualità di invitato alla premiazione dell’annuale borsa di studio Francesco Rodella in sala consiliare. Nel 1991 su volontà dell’abate Francesco Bertoni, suo successore, gli era stata dedicata la vetrata di sinistra del coro della Basilica Minore cittadina con il relativo stemma vescovile. Le sue spoglie riposano ai piedi dell’altare maggiore del Duomo di Chiari.
Federico Migliorati