È avvenuta nei giorni scorsi la donazione da parte di Stefano Cogno e Battista Fezzardi di 2275 euro devoluti all’Istituto Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia per la ricerca sull’Alzheimer. L’importante raccolta fondi è frutto della vendita di 91 torte ribattezzate “Non ti scordar di me”, realizzate dalla pasticceria Fezzardi che ha accolto l’idea di Stefano Cogno da anni in prima linea nella lotta a questa terribile patologia che ha colpito anche la mamma Marina. L’assegno è stato consegnato nelle mani del dottor Luca Bianchetti, medico geriatra del Fatebenefratelli, e della psicoterapeuta Cristina Bonomini che hanno sottolineato l’importanza della raccolta fondi a supporto della ricerca e dello sviluppo di terapie farmacologiche e non farmacologiche che possano stimolare le funzioni cognitive dei pazienti. «Tutto è nato quasi per gioco – ha sottolineato Stefano Cogno – ho contattato un’amica per chiedere consigli sulla realizzazione di una torta che fosse viola come il colore dell’Alzheimer. Lei mi ha dato delle dritte e il giorno dopo sono venuto dall’amico Battista Fezzardi che subito ha accettato questa sfida. Così sono nate queste 91 torte dal nome “Non ti scordar di me” e ci tengo a precisare che Battista Fezzardi non ha voluto tenersi nemmeno le spese dei prodotti usati, donando con grande generosità tutto: professionalità, tempo e materie prime. Questa è solo una piccola goccia per sperare che la ricerca continui e che un giorno non lontano questa terribile malattia si possa debellare».
«Io sono molto soddisfatto di ciò che ho fatto – ha aggiunto Fezzardi – un gesto piccolo ma che spero possa essere preso come esempio da altri».
Insieme a Cogno, a Fezzardi e ai responsabili dell’ospedale erano presenti alla consegna della raccolta fondi il vicesindaco Angela Franzoni, il Consigliere regionale Claudia Carzeri, l’Assessore Rossana Gardoni, il Maresciallo Alfonso Turchetti ed Enrico Ferrario che ha letto un messaggio inviato dal Cavaliere della Repubblica Carla Montanari. «Mi dispiace non essere presente oggi – si legge nella lettera – ma le condizioni di salute non me lo permettono. L’Alzheimer è una patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo come la mia Amiotrofia Spinale Muscolare. La malattia è incurabile ma chi ne è affetto e i suoi cari no ed è per questo che serve una presa in carico globale del nucleo familiare per fare in modo che la persona continui a vivere in modo dignitoso. Chi ha in casa un malato di questo tipo ha bisogno di vicinanza da parte di tutta la Comunità per questo chiedo che le istituzioni non ci lascino soli». A settembre per promuovere la sensibilizzazione sul morbo di Alzheimer erano stati affissi sul territorio monteclarense manifesti, interamente sostenuti come costo da Comune e Club 124 Frecce Tricolori e con la collaborazione gratuita di Fenaroli Atelier Fotografico.
Marzia Borzi