Come riuscire a gestire al meglio l’affaire Pro Loco che in questi anni a Montichiari ha tenuto banco con non poche polemiche?
Se la giunta Fraccaro aveva puntato tutto sulla Pro Loco Montichiari, realtà nata proprio all’indomani della vittoria elettorale, l’attuale amministrazione Togni preferisce usare maggiore equilibrio nella situazione e per questo nelle due principali manifestazioni ricreativo-culturali del 2020 quali il Carnevale e il Maggio Monteclarense vedremo all’opera prima l’una e poi l’altra associazione.
Per la festa carnascialesca si torna… all’antico con l’orga-nizzazione affidata al sodalizio presieduto da Paolo Chiarini il quale si era già occupato fino al 2014 dell’evento.
Stop al Carnevale in notturna, che pure aveva dimostrato di richiamare un folto pubblico, e recupero della domenica pomeriggio a partire dalle 14 con la consueta sfilata di carri allegorici e gruppi a piedi per le vie e le piazze del centro. Se è ancora da definire nei minimi dettagli il percorso, sono certi invece la data, il 23 febbraio, e l’inserimento dello spettacolo monteclarense nella Rassegna provinciale dei carnevali bresciani che comprende anche Bedizzole, Leno ed Erbusco.
Chiarini promette “scintille” per riprendere al meglio la tradizione di un pomeriggio di festa tra grandi e piccini con un’area appositamente attrezzata per i bimbi e attività di animazione a cura di Five Radio.
Sarà invece la Pro Loco Montichiari di Enrico Ferrario, come avvenuto finora, la principale artefice delle iniziative legate al Maggio Monteclarense: tema rimarrà ancora quello dell’Ottocento-No-vecento con il suo corredo di dame e cavalieri che popoleranno il Castello Bonoris e le ville storiche del centro e di Borgosotto.
Tuttavia, afferma l’assessore alla Cultura Angela Franzoni, “la nostra intenzione è quella di variare di anno in anno il “periodo” di ambientazione del Maggio.
Ad aprile, in occasione della conferenza stampa dedicata, annunceremo il “tema” che contraddistinguerà l’edi-zione del 2021”.
Non è escluso, dunque, che in futuro si possa anche tornare al Maggio Medievale che tanto successo ebbe durante i governi leghisti che si succedettero alla guida della città.
Definiti, dunque, i rispettivi compiti, alle due pro loco non resta che rimboccarsi le maniche con i propri volontari il cui obiettivo, al di là delle diverse sensibilità, rimane quello di far divertire la popolazione e richiamare anche i tanti turisti in zona.
Federico Migliorati