Il rialzo delle temperature può diventare un ostacolo alla donazione. Capita infatti che alcune persone, con l’arrivo del caldo, abbiano un abbassamento della pressione, con relativi sintomi di debolezza, spossatezza e a volte anche vertigini. Per il buon funzionamento del sistema circolatorio, in estate è consigliabile un buon supporto di sali minerali, in particolare il potassio, vitamine e fibre, frutta fresca di stagione, frutta secca, cereali, legumi, pesce. Sconsigliati i prodotti con grassi saturi: burro, insaccati, fritture, formaggi grassi, carni rosse. L’estate, stagione in cui c’è ogni anno un calo di donazioni e scarsità di personale ospedaliero a causa delle ferie, diventa un periodo critico in Avis per il fabbisogno di sangue, costante per malattie croniche e in aumento di pari passo con l’aumento di incidenti stradali. Quindi per evitare di dover saltare la donazione estiva, a causa dell’ipotensione, fastidiosa e talvolta pericolosa, ci si può aiutare con un’alimentazione adeguata, anche se in generale questi consigli sono utili tutto l’anno per imparare e mantenere sane abitudini a tavola, innanzitutto per la nostra salute e di conseguenza per chi riceve il nostro sangue. In questa stagione si moltiplicano sui social e sulla carta stampata le diete miracolose che fanno perdere tanto peso in pochi giorni, non certo attendibili ed equilibrate, ancor più per chi ha qualche problema appunto di pressione o di altre patologie. Quella mediterranea rimane una dieta valida per mangiare genuino, leggero, ma con il giusto apporto delle sostanze nutritive necessarie al nostro organismo. AVIS infatti sottolinea sempre che la priorità è la salute del donatore, per questo prima di ogni donazione vengono effettuati esami del sangue per verificare lo stato di salute dell’avisino. Soprattutto a chi è soggetto ad abbassamenti di pressione, la mattina della donazione è consigliabile una leggera colazione, (senza latticini), ma qualche biscotto secco o fetta biscottata con caffè o the non zuccherati, per donare in tranquillità.
Ornella Olfi