Il Gruppo Alpini di Montichiari è tra i più longevi e numerosi della provincia di Brescia, da sempre in prima linea nel sostenere la popolazione garantendo aiuti, supporto, impegno costanti e presenza in manifestazioni ed eventi.
Le Penne Nere lo hanno dimostrato anche in occasione del lungo periodo della emergenza sanitaria connessa al Coronavirus in cui, sotto la regia dell’ammini-strazione comunale, si sono messi fin da subito a disposizione per una molteplice serie di attività.
A pandemia quasi conclusa ne parliamo con il capogruppo Valerio Pilati che guida un “plotone” di 165 iscritti. “Ci lasciamo alle spalle – confessa il numero uno – un periodo difficile e doloroso durante il quale però abbiamo sentito su di noi la stima e l’incoraggiamento del Comune, in particolare del sindaco e degli assessori, e la vicinanza della popolazione”.
Primo momento di lavoro è stata la partecipazione nel Coc, il centro operativo comunale creato a inizio emergenza “che ci ha visti all’opera assieme ad altre realtà.
La nostra adesione è stata immediata con ben 16 componenti tra effettivi e simpatizzanti”. Con la recrudescenza dell’emergenza si è reso necessario procedere a dotare la popolazione dei dispositivi di protezione individuale ed ecco che, per volontà del primo cittadino, è partita la prima, vasta campagna di imbustamento e distribuzione gratuita delle mascherine alla popolazione di età superiore ai 70 anni, un “impegno importante che è andato di pari passo con quello della consegna dei sacchetti dei rifiuti alle persone sottoposte a sorveglianza sanitaria e in isolamento. La città è stata suddivisa in quartieri per facilitare le operazioni e assieme alla Protezione Civile in pochi giorni si sono concluse le operazioni.
È stato in questa occasione che abbiamo sentito per la prima volta durante la pandemia l’intensa riconoscenza dei monteclarensi verso il nostro operato”.
Ma di mascherine sotto i sei colli si deve parlare anche e forse soprattutto per quell’iniziativa originale che ha portato la città a farsi conoscere in tutta Italia grazie ai dispositivi “made in Montichiari”.
Lanciata dal primo cittadino, l’idea ha ricevuto subito l’entusiastica collaborazione di realtà imprenditoriali della zona e di semplici cittadini: “A noi, come alla Protezione Civile, è spettato lo stesso lavoro già svolto in precedenza, con l’imbusta-mento e la vendita di circa 6 mila pezzi fuori dai supermercati in parallelo con la raccolta alimentare per 4 fine settimana servita per sostenere le famiglie più bisognose”.
E ancora altre 40 mila mascherine, donate dalla Regione e in parte provenienti dal progetto “AiutiAmo Brescia”, sono state consegnate alla popolazione, in forma gratuita, nelle postazioni collegate ai seggi elettorali. Parlandone a distanza di tempo Pilati non nasconde la commozione: “In tanti si sono avvicinati ai gazebo ringraziandoci del lavoro che stavamo portando avanti. ‘Di voi mi fido’, ci siamo sentiti ripetere più volte da più persone, prima di vedere l’offerta lasciata sui tavoli. Non dimenticheremo facilmente quei giorni”. E mentre si aprivano spiragli di speranza sulla fine della pandemia c’era da riprendere anche l’attività economica, il mercato in primis: lo storico appuntamento del venerdì, ripartito a numeri contingentati l’8 maggio, è stato presidiato da Alpini e Protezione Civile incaricati di verificare gli ingressi tramite una facile e pratica App che ha consentito, rispetto ad altri comuni, un’organiz-zazione migliore e più capillare del lavoro.
Da metà giugno il mercato in piazza così come quello al Centro Fiera sono tornati ad essere frequentati senza più limitazioni e anche per le Penne Nere, almeno momentaneamente, il compito è terminato.
Come dimenticare, per concludere l’ampio operato durante l’emergenza, la raccolta fondi pro ospedale che solo dal gruppo Alpini ha fruttato ben 4500 euro generosamente raccolti in pochi giorni.
Nel frattempo l’attività del sodalizio continua con iniziative proprie: lo scorso 27 giugno, per esempio, alcuni soci hanno dato supporto alla sezione di Brescia per presidiare gli accessi in occasione del controllo tamponi presso la Fiera del capoluogo e sempre a fine giugno si è riunito, per la prima volta dalla pandemia, il consiglio direttivo monteclarense. Anche la sede, dopo una completa opera di sanificazione, è tornata agibile, “a disposizione dei nostri soci e di quanti vorranno entrare nel sodalizio per darci una mano”.
Infine, ma non per importanza, Pilati rivolge un pensiero ai tre alpini che “sono andati avanti” nei terribili mesi della pandemia: Pasquale Franzoni, Lorenzo Nodari e Angelo Zamboni.
“Li ricorderemo degnamente con una messa che – conclude Pilati – chiederemo di celebrare terminato questo drammatico periodo, alla presenza dei loro familiari. Onorare i morti aiutando i vivi” è uno dei nostri motti e lo abbiamo dimostrato con azioni concrete e tanta buona volontà”.
Federico Migliorati