Da novembre sarà attivo anche sul nostro territorio lo “sportello sociale”, un servizio di informazione, orientamento e supporto all’accesso dei servizi territoriali alla persona e sociali già avviato in diverse località della Lombardia. A dargli il via a Montichiari lo Spi CGIL nella sua sede di via Pellegrino 5. L’accesso al nuovo sportello sarà attivo il mercoledì pomeriggio dalle 14 alle 17 e consisterà in un servizio di informazione e orientamento offerto dal sindacato pensionati della CGIL alle singole persone, tesserate o meno, in ambito di diritti esigibili: dall’informazione al cittadino sui propri diritti e su come esercitarli, a molteplici ambiti quali la domiciliarità, l’handicap, la non autosufficienza, le esenzioni ticket, l’accesso agli aiuti economici e al fascicolo sanitario elettronico. Tramite lo sportello, per esempio, sarà possibile sapere a quali agevolazioni fiscali si ha diritto e come farne richiesta, a quali associazioni rivolgersi, quali sono gli iter di una pratica da espletare ed ancora, se si è intestatari di una pensione fino a 1000 euro, a quali prestazioni aggiuntive si può avere diritto, come ottenere arretrati o aumenti mensili. Tutti ambiti che rientrano nei cosiddetti “diritti inespressi” ovvero quelle prestazioni che non vengono concesse se non espressamente richieste ma che, comunque, possono sempre essere recuperate come le integrazioni al minimo, le maggiorazioni sociali, la quattordicesima mensilità, gli assegni familiari. Lo spi CGIL, attraverso questo supporto, sin dal 2013 ha fatto recuperare a moltissime persone gli importi ai quali avevano diritto e ha contribuito a fornire un supporto concreto alla semplificazione degli iter nella vita di persone in difficoltà, che spesso non sapevano a chi rivolgersi o che cercavano anche solo ascolto e una parola amica. Un servizio, come si suol dire, “Ad adiuvandum”, cioè in aiuto al cittadino che non intende affatto sostituirsi agli strumenti già in essere dai Comuni, ASL, Inps o distretti sanitari ma che, dal proprio osservatorio, segnala e sollecita le istituzioni a dare risposte precise alle esigenze di persone spesso in stato di fragilità. Le domande sociali diventeranno poi strumento di confronto attraverso il quale costruire iniziative tipiche della contrattazione sociale territoriale.
Marzia Borz