Sono stati oltre 60 i giovani che, venerdì 23 dicembre in sala consiliare, e alla presenza del Sindaco Marco Togni e del Vicesindaco Angela Franzoni, si sono visti assegnare le tradizionali borse di studio per i migliori studenti meritevoli del 2022, con premi elargiti dall’Amministrazione Comunale, con il sostegno economico di Associazione Imprese Montichiari (Aim) e Bcc Garda, e dalle fondazioni don Grazioli e Pedini. Fra questi Gabriele Monteverdi, 23enne monteclarense, per il quale l’inaspettata borsa di studio non giunge solo come un premio meritato per gli eccellenti risultati scolastici raggiunti ma sancisce quasi una vittoria vera e propria delle proprie scelte di vita. Gabriele, infatti, dopo la maturità conseguita brillantemente in Amministrazione Finanza e Marketing nel 2018, aveva deciso di entrare nel mondo del lavoro e di abbandonare lo studio che non sembrava più dargli soddisfazione. «Dopo il diploma ero veramente saturo – racconta – ho trovato presto lavoro in una grossa azienda e l’idea di iscrivermi all’università non l’ho veramente presa in considerazione. È stato il periodo della pandemia però a cambiare il mio modo di guardare le cose e ho realizzato che forse nella vita potevo anche fare altro, non restare fermo a vedere la vita scorrere sempre uguale a se stessa. Ho scelto cosi di iscrivermi al corso di “Comunicazione e Media contemporanei per le industrie creative”, un percorso universitario dell’Università di Parma che forma figure professionali capaci di agire nel mondo della comunicazione contemporanea, dei media, dei social marketing e di rapportarsi con il complesso universo che ha preso prepotentemente spazio proprio a seguito della pandemia. Scegliere di lasciare il lavoro e trasferirmi a Parma, dopo che il mio tragitto professionale sembrava già avviato, è stata una vera e propria svolta di vita. Alla famiglia l’ho detto a cose fatte e non nascondo che non sia stato facile soprattutto per il distacco che avrebbe comportato» «Siamo molto contenti e orgogliosi dei traguardi raggiunti da Gabriele – gli fa eco la mamma Mary Lorenzi – abbiamo sempre creduto molto in lui ma quello che ci ha stupiti tantissimo è stata la scelta di tornare sui banchi di scuola dopo quattro anni, decisione che proprio non ci aspettavamo perché credevamo che Gabriele fosse sereno e soddisfatto del suo lavoro. Non nascondo che per me in particolare è stato uno shock soprattutto al pensiero che si sarebbe trasferito a Parma, lontano da casa, ma ovviamente questo premio ora mi riempie di grande gioia e soddisfazione» «La borsa di studio proprio non me l’aspettavo ed è stata un’emozione improvvisa. Non credevo che la consegna fosse così istituzionale e importante. Tornassi indietro, finito il diploma, mi informerei di più sui corsi universitari ai quali accedere. Purtroppo le scuole superiori non guidano molto nel percorso orientativo i diplomandi. Sono davvero soddisfatto che quella che poteva apparire in un primo momento come una scelta azzardata, dettata da un momento di insoddisfazione, si sia invece confermata come la più giusta per il mio percorso di vita e abbia portato ad un riconoscimento importante sia dal punto di vista economico che personale»
Marzia Borzi