Certo, dire che non tutti i mali vengono per nuocere è francamente eccessivo. Una forzatura, insomma.
Possiamo però dire che, in questo caso, il «male» capitato tra capo e collo potrebbe portare a qualcosa di buono; qualcosa capace di lenire, almeno in parte, i dolori provocati dallo stesso e succitato male.
Il male a cui facciano riferimento è quello che, da quasi un anno, ci sta tormentando: lo stramaledettissimo Covid 19, che, tra i tanti guai provocati, ha portato anche alla rinuncia, da parte della amministrazione comunale e dell’associazione palchettisti, a presentare la Stagione teatrale 2020-2021.
«Non c’erano le condizioni per tornare a ospitare eventi con gli spettatori – afferma senza mezzi termini Angela Franzoni, assessore alla Cultura –.
Tanto più che, come sta accadendo in queste settimane, la questione Coronavirus è in divenire ed è pertanto impensabile costruire un cartellone che potrebbe essere sospeso o annullato da un momento all’altro».
In questa dolorosa scelta, i responsabili hanno considerato anche un altro fattore: le dimensioni del Teatro Bonoris: «A causa del distanziamento – continua Angela Franzoni – il numero di posti verrebbe fortemente ridotto. Non da ultimo è da considerare la questione dei costi che una Stagione comporta; soprattutto se la si mette a confronto con le sicuramente e decisamente più limitate rispetto al passato proprio per la necessità di contingentare gli ingressi».
Niente Stagione 2020-2021, dunque. Ma, e qui siamo alla parte positiva della notizia, se questo è vero, è anche vero che sono comunque allo studio progetti interessanti: «Useremo questi mesi autunnali e invernali – anticipa l’assessore – per riqualificare il teatro, sia all’interno che all’esterno, al fine di renderlo più decoroso e pronto a ospitare, speriamo già dal prossimo anno, un nuovo ampio cartellone di eventi.
Ora valuteremo le risorse economiche a disposizione per procedere».
Prima di chiudere, riportiamo il sincero dispiacere dell’ingegner Ferdinando Lazzari, presidente della associazione palchettisti, che però non chiude completamente le porte in faccia alla speranza: «Concordiamo con l’Amministrazione comunale sull’impossibilità di dare seguito alla Stagione teatrale a causa delle condizioni della pandemia e delle disposizioni del governo atte a contrastarla.
Nel caso si registrassero miglioramenti nel numero dei contagi e i vaccini riuscissero a calmierare almeno in parte la pandemia, lo stop alla Stagione teatrale potrà essere eventualmente rivalutato magari con una serie ridotta di eventi o appuntamenti realizzando alcuni spettacoli all’aperto durante i mesi estivi».
MT Marchioni