Le speranze di una positiva chiusura dell’andata sono state deluse. La Virtus Manerbio ha chiuso la prima parte del Campionato con il segno negativo e, quando siamo a metà percorso, i numeri che fotografano il percorso della formazione biancoverde non hanno bisogno di troppe spiegazioni. La compagine virtusina, in effetti, è prigioniera della zona calda del girone G di Prima Categoria, con il magro bottino di otto punti conquistati in quindici giornate e il solo fanalino di coda Psg alle spalle (anche se con appena due lunghezze di ritardo). Al giro di boa, quindi, la Virtus Manerbio si trova in piena zona play out, ma lo svantaggio nei confronti delle altre pericolanti è davvero preoccupante visto che la salvezza diretta si trova a dieci punti di distanza, mentre il duo Bagnolese e Gonzaga, che chiude attualmente il quartetto che deve fare i conti con la minaccia degli spareggi, viaggia a +8 rispetto ai biancoverdi. Il quadro della prima parte della stagione della formazione virtusina si fa ancora più delicato se solo si considerano i gol subiti (ben 33, peggio ha fatto solo il Psg con 37 reti al passivo) e quelli realizzati (solamente 16, con Psg e Bagnolese ferma a quota 13). Il tutto per un ruolino di marcia che chiede alla Virtus Manerbio di fare suo il proverbiale detto “Anno nuovo, vita nuova” e riprendere il proprio cammino ad un ritmo del tutto diverso rispetto a quello che gli appassionati manerbiesi hanno visto nelle quindici giornate messe in archivio. Un tragitto caratterizzato da alcuni punti in comune, con la compagine virtusina in grado di reggere il ritmo dell’avversario di turno per una parte della gara, salvo poi incappare in un errore e un episodio avverso che, purtroppo, hanno avuto lo sgradevole effetto di far sciogliere improvvisamente tutte le buone intenzioni della Virtus Manerbio, che non è più riuscita a reagire ed ha finito per lasciare via libera alla propria rivale. Pericolose “abitudini” che devono rimanere legate ad un 2023 ormai consegnato agli archivi. Certo, i freddi numeri della classifica al termine del girone di andata non lasciano troppo spazio alla fantasia, ma i biancoverdi possono cambiare passo e credere nella loro rincorsa. Proprio quest’ultimo punto, in effetti, può diventare la base sulla quale costruire un Campionato del tutto diverso per la compagine virtusina, che può ritrovare convinzione, determinazione e voglia di lottare sino alla fine. Un “nuovo” spirito che deve diventare la prerogativa del ritorno in casa biancoverde e può concretizzarsi, passo dopo passo, nel “regalo” più bello di un 2024 al quale la Virtus Manerbio può chiedere il grande dono di sovvertire i pronostici di metà stagione.
Luca Marinoni