Che le “Ville”, ovvero gli alloggi voluti a suo tempo da Marzotto, siano un piccolo mondo all’interno di Manerbio è risaputo. Perciò, non ci stupisce sapere che i loro abitanti hanno organizzato un’iniziativa natalizia tutta loro: un vasto presepe artistico nel Parco Damiani, lo spazio verde delle “Ville”. È il classico “idillio campestre” con i pastorelli, le pecorelle, le mangiatoie piene di fieno, le lanterne e la capanna della Natività: ma le dimensioni e la cura con cui è stato creato lo rendono speciale. È stato posto sotto un albero di Natale composto interamente da luci e l’effetto, nel buio serale, è spettacolare. Ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo del Comune, degli sponsor e dei residenti. Il risultato si deve in buona parte ad Alberto Forcella e ai volontari di AssoVerde Santa Lucia, presieduta da Romano Fadani. Quest’anno, nel presepe, è spuntato un “pastorello in più”: è stato posto a ricordo di Francesco Delpietro, storico abitante delle “Ville” recentemente defunto. Anche lui, in vita, partecipava alla creazione dei presepi in questo parco. 

Questa statuina in sua memoria è stata benedetta dal parroco don Alessandro Tuccinardi insieme al Bambinello, il 21 dicembre 2024. Alla cerimonia, ha presenziato anche il sindaco Paolo Vittorielli. La compresenza dell’arciprete e del primo cittadino ha sottolineato il carattere aggregativo dell’occasione: le “Ville” sono, in un certo senso, un nucleo comunitario di Manerbio e non è la prima volta che il loro parco diventa un terreno d’incontro per tutti i compaesani.

Ai convenuti è stato offerto un generoso rinfresco ed era presente anche l’intrattenimento musicale dal vivo: i Blu Angels, che già avevano allietato la Shopping Night, hanno riproposto il loro repertorio, in un concerto completo. Erano presenti anche alcuni zampognari. Il calore era offerto da alcuni bracieri sempre vivi. La serata è stato un degno anticipo della festività natalizia vera e propria, con la luce e l’allegria che solitamente ci si aspetta da questo periodo dell’anno.

Erica Gazzoldi