A metterla così, secca, senza girarci troppo intorno, la notizia è presto detta: l’amministrazione comunale di Manerbio ha deciso di aumentare la quota del rimborso a cui hanno accesso le famiglie che, nei mesi scorsi, hanno usufruito dei centri estivi.

In pratica, invece di coprire «solo» il 50%, come era stato stabilito in un rimo momento, l’ammini-strazione comunale ha deciso di coprire il 100%, cioè l’intera spesa.

Potrebbe essere finita così, magari sottolineando la soddisfazione delle famiglie, che non devono sborsare neanche il 50% della spesa (visto il periodo di crisi, è cosa buona e giusta).

A nostro avviso, però, la delibera con la quale l’amministrazione comunale ha deciso di aumentare al 100% la copertura merita un plauso, perché sottende una filosofia che, in questo periodo, va sostenuta.

Ricordate, la scorsa primavera, quando è entrato in vigore il primo e drastico lockdown, quello che da un giorno all’altro ci ha chiusi tutti in casa, la disperazione che circolava?

Ricordate le sacrosante e giustificate lamentele di quei genitori (tanti, tantissimi) che non solo avevano problemi a gestire i figli piccoli che erano a casa da scuola, ma che avevano problemi (forse ancora più seri) a gestire gli stessi figli i quali, da un giorno all’altro, si sono trovati sradicati dal contesto sociale a cui erano abituati.

Per farla breve: ragazzini che, come tutti gli esseri sociali, erano abituati a stare in mezzo ai loro compagni, a socializzare, a ridere e giocare, di punto in bianco sono stati rinchiusi tra quattro mura, senza la possibilità di vedere altri che non fossero i genitori e/o i fratelli.

C’è da impazzire; e qualcuno ci è andato vicino, molto vicino.

A fronte di questa situazione, a fronte delle scuole che sono rimaste chiuse (purtroppo lo sono ancora), i centri estivi hanno rappresentato una boccata di ossigeno; una pausa, o una deroga, vedete voi, alla clausura del lockdown.

Certo, si è discusso, in alcuni casi anche polemizzato: sì ai centri estivi, no ai centri estivi, sì però, no ma… Però alla fine i centri estivi si sono fatti, e i ragazzini hanno potuto tornare alla normalità.

Una normalità che, mai come in questo caso, sembrava un vero e proprio dono.

Per questo riteniamo che l’amministrazione comunale e l’assessore Fabrizio Bosio abbiano fatto bene a caricarsi dell’intera spesa per i centri estivi.

Così facendo, sono andati incontro alle esigenze di quelle famiglie (e guardate che non sono oche) che non avrebbero potuto accedere ai servizi organizzati.

Le famiglie, ma soprattutto i bambini, ringraziano. 

MTM