Un’iniziativa nata nella storica casa dell’associazione dei donatori e delle donatrici di sangue. In via Palestro 49 il Direttivo Avisino ha deliberato all’unanimità di poter ringraziare i propri volontari con un gesto utile: i test sierologici su base volontaria.
“E’ da diversi anni che diciamo ai nostri donatori e alle nostre donatrici che sono importanti, che sono il nostro cuore pulsante e che senza di loro non avremmo ragione di esistere, ma siamo convinti che le parole se non accompagnate da fatti perdano, in parte, il proprio valore. Per questo abbiamo fortemente voluto in un periodo così particolare a livello sanitario offrire loro un’occasione concreta di prevenzione. In molti nei mesi scorsi ci avevano chiesto di potersi sottoporre a test sierologico ma nonostante avessimo provato a cercare una risposta positiva non è mai stato possibile, sino al mese scorso”.
Nei giorni 17 e 18 ottobre infatti proprio nella sede avisina sono state prelevate ben 115 provette di donatori e di donatrici attive all’interno della sezione, questo grazie alle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana del comitato di Brescia e alla disponibilità di Fondazione Poliambulanza.
“Chi ha optato per sottoporsi al test, lo ha fatto di propria volontà per fare parte di una campagna di mappatura e ricerca di anticorpi anti “SARS-Cov-2. Fondamentale per capire cos’è successo a ciascuno di noi, eventuale positività, e così via”.
L’accesso agli ambienti è consentito solo ed esclusivamente con mascherina chirurgica e secondo istruzioni ben precise dettate dalla normativa inerente il Coronavirus è stato solo uno dei punti curati nei minimi dettagli di questa iniziativa.
“E’ andato tutto bene ed è emerso quanto i nostri avisini e le nostre avvisine abbiano un forte senso di responsabilità, di sensibilità, di volontà e di prevenzione. Per noi un gesto doveroso perché nei mesi scorsi di piena emergenza abbiamo vissuto raramente un rifiuto ad andare a donare, quasi nessuno si è tirato indietro e seguendo il protocollo Covid per l’accesso agli ambienti del Centro Trasfusionale del nosocomio manerbiese hanno portato a termine la propria missione. La loro concretezza è stata per noi motivo di grande orgoglio e di grande emozione, la possibilità che abbiamo dato loro ad ottobre è il nostro grazie”.
Non solo sierologico ma nei casi in cui si siano verificati dei risultati positivi la stessa Fondazione Poliambulanza si è fatta carico di eseguire nell’arco di poche ore anche il tampone completamente gratuito per gli avisini.
“E’ stata una esperienza delicata, che ci ha tenuto col fiato sospeso, vigili ed estremamente attenti a ogni dinamica ma questo sforzo ne assolutamente valso la pena. Vogliamo ringraziare chi si è sottoposto al test, le infermiere volontarie e l’ispettrice Rosaria Avisani, il personale di Poliambulanza in particolare la dottoressa Valentina Stefani e il dottor Elia Croce. Confidiamo di poter essere replicati da altre realtà, importante è avere non solo persone in salute al dono ma anche persone che possano essere sinonimo di sicurezza per altri avisini presenti in sala prelievi e per l’intero personale del reparto. Ancor più nel 2020, questo nostro consiglio direttivo ha voluto porre la salute al centro con azioni tangibili e utili a tutela del nostro tesoro più grande: i nostri volontari” ha dichiarato la presidente della sezione Avis Manerbio (che coinvolge anche San Gervasio, Bassano e Alfianello).
R.M.