Gentile Direttore, vorrei approfittare di questo spazio per una riflessione che da tempo catalizza il mio pensiero.

“L’estetica del paesaggio” non è un servizio scontato. Una comunità si deve riconoscere nella bellezza e nella ricerca della stessa. Ci stiamo abituando ad una Manerbio che sempre più assomiglia ad una periferia urbana, si pone poca attenzione alla cura e questo si evince anche dalle piccole cose e dalle mancate scelte, mirate a rendere attrattivo il nostro territorio. 

“L’estetica del paesaggio urbano” va sostenuta, si devono creare le condizioni per investire su questo, va visto come un servizio essenziale per la comunità, per questo servono finanze ed idee.

Giornale di Brescia del 4 marzo: pubblicato l’elenco dei comuni che hanno partecipato ad un bando sulla RIGENERAZIONE URBANA. Scorgo con rammarico che Manerbio non è tra questi. Bagnolo si aggiudica 500.000 euro, stesso trend per Leno, Verolanuova e Verolavecchia. A Bassano arriveranno 400.000 euro. Sono 72 i municipi bresciani ad aggiudicarsi i 200 milioni di euro messi in campo dalla regione, su progetti mirati ad abbellire e (non solo) i nostri territori, che hanno estremo bisogno di tornare ad essere decorosi per percepirli vivi.

Manerbio deve ri-progettasi partendo dal suo paesaggio urbano, con obbligati investimenti sulla mobilità. Brescia potrebbe candidarsi a città Capital Green 2024 e sta da tempo riprogettando estetica e mobilità, Manerbio si potrà collocare in questo circuito e prendere spunti dal capoluogo? Brescia dal 2017 aderisce al laboratorio di progettazione partecipata URBAN CENTER, possibile ricreare in piccolo questo grande strumento per ridare forma alla nostra città? Forse la soluzione è idealizzabile come rete di associazioni e cittadini capaci di esprimere competenze, utili alla comunità e agli amministratori?  Da quanto tempo la città è ferma? L’Europa elargirà somme importanti per RIGENERAZIONE URBANA, CULTURA E AMBIENTE nel prossimo periodo, possiamo permetterci di mancare queste occasioni?

Dario Selleri