Egregio Direttore, i cittadini della Bassa Bresciana, pur consapevoli delle difficoltà della Sanità lombarda, dopo le tristi vicende della pandemia, non possono ora che essere più sollevati nel constatare l’avanzata normalizzazione delle cure mediche, degli interventi, delle visite in tempi più ravvicinati e della diminuzione dei pazienti in coda, e, pertanto ,sono fiduciosi che si arrivi ad un livello sempre più soddisfacente dello standard ospedaliero nella ASST del Garda. Oltre a tutto ciò, in questi giorni vi è stato grande compiacimento generale soprattutto per la splendida sorpresa che l’anno appena iniziato ha portato alla struttura dell’Ospedale di Manerbio: un nuovissimo Polo Oncologico, già in funzione. È stato costruito a regola d’arte in pochi mesi ed è il risultato di un mega-finanziamento di ben 8 milioni di euro, effettuato dalla Fondazione Renato e Damiana Abrami di Verolanuova. In realtà la stessa Fondazione opera a scopo benefico fin dal 2016 per sostenere tante persone bisognose, promuovendo contemporaneamente importanti iniziative nel campo della solidarietà, mettendo, tra l’altro, gratuitamente a disposizione degli organi sanitari anche il Centro Vaccinale di Poncarale, per poi strabiliare tutti con il progetto di questo avveniristico Polo dedicato esclusivamente alla cura dei tumori con metodi e mezzi all’avanguardia. Renato Abrami è stato un illuminato imprenditore bresciano, mancato purtroppo nel 2008, lasciando eredi la moglie e la figlia Damiana. A quest’ultima però in seguito venne diagnosticata una grave malattia tumorale che, ahimè, la strappò alla vita nel 2017. Mamma Fulvia Venturini, colpita da questi tragici lutti seppe reagire e, con la semplicità che la contraddistingue e fuori dalle luci della ribalta, volle allargare quel fare del bene già iniziato, offrendo con lungimiranza una possibilità di vita a molte persone altrimenti senza speranza. Questa nuova struttura diventa quindi il risultato della grande umanità della signora Fulvia, al punto da poter toccare con mano il suo altruismo, anche se attuato in silenzio, senza campagne pubblicitarie, guardando oltre e confidando che, avendo i mezzi, avrebbe potuto dare una prospettiva di vita al prossimo. La popolazione manerbiese sarà per sempre grata e riconoscente alla signora Fulvia e perciò vorrei accennare ad un piccolo gesto che l’Amministrazione locale potrebbe fare, e cioè dedicare il Parco del Mella alla memoria di Renato e Damiana Abrami, con una particolare testimonianza al centro del parco stesso: una colorata idea con la creazione di un “giardino della gratitudine”. Una bellissima area di rose all’interno di quella che è la perla verde di Manerbio, a poca distanza dalla “perla oncologica”.
Luigi Andoni