Sono terminati i lavori per la realizzazione del nuovo polo oncologico dal costo di 6,6 milioni di euro dell’ospedale di Manerbio. Le opere murarie si sono concluse per questo edificio che ha una superficie di 2550 mq e si sviluppa su tre piani. L’interno è già stato arredato e si è proceduto all’allestimento delle varie sale. La struttura è stata realizzata a fianco dell’ingresso principale, poco distante dal parcheggio e dai poliambulatori. Ora mancano solo pochi dettagli per ultimare l’intero lavoro realizzato grazie alla Fondazione “Renata e Damiana Abrami onlus” di Verolanuova. L’apertura e funzionalità del nuovo polo oncologico avverrà dunque tra qualche settimana. Nel polo oncologico troveranno infatti spazio l’attività di senologia clinica e l’area screening. È anche previsto un laboratorio per la preparazione dei farmaci antiblastici per le terapie chemioterapiche a servizio dei territori dell’Asst del Garda. La struttura si sviluppa su tre piani: al piano terra si trova un’area screening, i locali tecnici e una Ufa (Unità farmaci antiblastici) per la preparazione di farmaci chemioterapici; al primo piano l’area degenza e il day hospital che potrà accogliere 15 pazienti. Al secondo piano si trovano invece gli ambulatori, una Breast Unit e una sala meeting collegata con la sala operatoria dell’ospedale. Dotato di una strumentazione di ultima generazione e all’avanguardia, il polo oncologico della Bassa Bresciana diventerà punto di riferimento per pazienti oncologiche che presso il nosocomio manerbiese troveranno assistenza sanitaria, una grande competenza medica per un percorso a 360 gradi da effettuare, accompagnate passo per passo dal personale medico e paramedico. Il grande punto di eccellenza di questo polo sarà la continua interazione e l’assoluta complementarietà tra diverse competenze mediche, che interagiscono costantemente al fine di prendersi carico del paziente in tutte le sfaccettature fisiche e psicologiche che riguardano la malattia. Le pazienti saranno prese in carico dal momento della diagnosi, alla cura e all’eventuale intervento fino al momento del post intervento e del follow up. Questo centro oncologico di eccellenza aprirà i battenti dunque a breve al servizio della cittadinanza e grazie alla Fondazione Renato e Damiana Abrami Onlus. Un progetto fortemente voluto da Lidia Venturini, presidente della Fondazione nata 7 anni fa e intitolata inizialmente a Renato Abrami, noto imprenditore bresciano del settore calzaturiero. IN questo modo la moglie Lidia e la figlia Damianavolevano così “perpetuare la memoria di un uomo che, con la sua sensibilità, aveva saputo aiutare, incoraggiare e sostenere tante persone bisognose e promuovere importanti iniziative nel campo della solidarietà”. Alla morte della figlia Damiana, nel settembre del 2017, la signora Venturini ha modificato la denominazione della Fondazione, aggiungendo anche il nome della figlia: Renato e Damiana sono ora simbolicamente uniti “nell’impegno sociale e nel sostegno alla ricerca scientifica”. Un doveroso ringraziamento va a questa famiglia bresciana per questo grande gesto di generosità e di amore per il prossimo.
Barbara Appiani