Lo scorso mese di luglio il felice svolgimento del quarto Memorial Maurizio Bonandrini ha confermato nel modo più bello il legame assolutamente speciale che unisce Manerbio e il tennis. Una competizione che, dalle prime battute sino all’avvincente finale, si è dimostrata di alto livello ed è stata sostenuta dal qualificato lavoro degli organizzatori guidati dal maestro Sergio Gelmini e accompagnata dal patrocinio della Regione Lombardia e dell’Amministrazione Comunale manerbiese, rappresentata nell’occasione dall’assessore allo sport Mario Mantovani. Il tutto per un autentico evento, che ha richiamato l’interesse di un pubblico che ha accompagnato sempre numeroso e partecipe le diverse fasi proposte dal tabellone sino alla sfida decisiva, che ha assegnato l’ambita vittoria (senza dimenticare il cospicuo montepremi in palio in questa edizione 2024). Un successo di indubbio prestigio che si sono contesi (letteralmente punto a punto, verrebbe da dire) il ventottenne Alessandro Ragazzi (2.2) e il ventitreenne Alexander Binda (2.3). Due tennisti che non sono approdati all’atto decisivo certo per caso, ma hanno confermato una volta di più le rispettive qualità che già hanno permesso loro di distinguersi durante il loro percorso verso il tennis di alto livello. Tra i due è scaturita una contesa di indubbia caratura e sempre molto aperta, che si è risolta solo al terzo set in favore di Ragazzi, che ha potuto iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Memorial Bonandrini, una manifestazione che intende ricordare un giovane che giocava nella Cremonese, ma praticava diverse altre discipline ed è tragicamente scomparso a soli diciotto anni mentre si recava ad un allenamento con la squadra grigiorossa. Al termine della cerimonia di premiazione un rinfresco e l’apprezzata esibizione musicale di una band manerbiese (composta da Fausto Ongarini, Silvio Masotti, Fabiano Redolfi, Davide Borra, Andrea Facchi e Alessandro Giubileo) hanno poi evidenziato il carattere festoso della competizione. Un torneo che, grazie pure al sostegno degli sponsor, ha posto in rilievo tutti gli ingredienti necessari per far proseguire il suo cammino pure in futuro e per avvicinare sempre più un grande sogno. In effetti in molti appassionati della racchetta rimane vivo il desiderio di riuscire a riportare il nome di Manerbio nel grande circuito internazionale che per tanti anni ha riservato un meritato occhio di riguardo proprio alla competizione manerbiese. Certo, in periodi come questi di risorse economiche ristrette, non è facile organizzare e mantenere una competizione in grado di entrare a far parte dell’Olimpo internazionale di questo sport, ma la passione e la voglia di fare che si sono respirati nelle scorso durante lo svolgimento del Memorial Maurizio Bonandrini rappresentano fin d’ora il miglior lasciapassare possibile per trasformare un… sogno di mezza estate in una bella realtà di un futuro ravvicinato…         

Luca Marinoni