Il segreto della Fase 2, che poi tanto segreto non è, sta nella ricerca dell’equilibrio. Più facile a dirsi che a farsi, perché crediamo sia naturale che, dopo tre mesi di lockdown forzato, dopo tre mesi in cui ci è stato vietato uscire di casa, vietato vedere gli amici, vietato vedere i parenti, vietato andare a mangiarsi una pizza, ci sia una grande voglia di libertà.

Ricordate, qualche settimana fa, quando c’è stata una prima, timida apertura, la famosa questione dei congiunti? Cosa si intendeva, nel Dpcm, quando si faceva riferimento ai congiunti?

Cugini primi?

Cugini secondi?

E i cognati?

E i prozii? 

S’è discusso per una decina di giorni, e anche dopo tanta discussione ancora non si capiva bene, almeno per il Dpcm, chi erano ste benedetti congiunti…

Chiaro, dicevamo, che in una situazione del genere, dove alla «reclusione» si somma l’incertezza, uno poi sfrutta tutto quello che può per avere un po’ di… libertà. E volte, magari, esagerando. Ecco allora gli spritz sui Navigli, tutti accavallati; ecco allora le feste clandestine sul lungomare e sul lungolago; ecco i parchi pubblici che diventano teatro di scene che purtroppo non vanno bene… Ecco, di conseguenza, i Beppe Sala che vietano gli spritz (ma non era il primo cittadino di Milano che, non più tardi di 3 mesi fa, diceva che non bisognava chiudersi in casa); ecco gli Emilio del Bono che fanno un’ordi-nanza per chiudere la movida alle 21.30 o giù di lì…

A Manerbio si è saggiamente scelta la via della prudenza: apertura là dove si può, cercando di coniugare la voglia di libertà con la sicurezza.

Ad esempio, per quanto riguarda i parchi pubblici comunali, l’amministrazione comunale ha scelto di riaprire, almeno per il momento, le seguenti aree verdi: il Parco del Palazzo Comunale, accessibile da Piazza Cesare Battisti e il Bosco del Canalòt, conosciuto anche come Bosco Mella, dove è possibile recarsi rispettando le modalità previste dalle normative sanitarie vigenti con il divieto assoluto di assembramenti.

«L’accesso agli altri parchi – fa sapere una nota di Palazzo – rimane per ora vietato, nell’ottica di una riapertura graduale delle attività e degli spazi».

MTM