Cosa vuol dire “nerd”? È un termine inglese entrato nell’uso internazionale, per indicare un ragazzo non molto avvenente, che compensa la propria scarsa popolarità con una passione “ossessiva” per le nuove tecnologie o per passatempi sedentari: videogiochi, fumetti, cartoni animati, libri e film fantasy. Uno stereotipo abbastanza insulso, ma esemplificativo di un filone di cultura pop rivolto ai giovani e che offre esperienze di evasione nella fantasia accessibili pressoché a tutti. Nonostante la vocazione prevalentemente commerciale dei prodotti per “nerd”, i risultati ottenuti da essi possono essere di qualità notevole e divenire persino miti contemporanei. Ecco perché “nerd”, oggi, può essere anche un termine di cui fregiarsi con orgoglio, per indicare l’appartenenza a una subcultura. In questo senso la parola è da intendersi nel nome del “Manerbio Nerd”, la fiera del fumetto e del cosplay in salsa locale che ripropone (in piccolo) l’atmosfera di eventi come Lucca Comics. La prima edizione ha avuto luogo nel 2023 ed ha felicemente visto una seconda edizione nel 2024. Il pomeriggio e la sera del 25 maggio, il centro di Manerbio si è trasformato in un mondo fatato con bancarelle d’ogni sorta e cosplayer che impersonavano creature immaginarie. Al pubblico, sono stati proposti romanzi fantasy sui draghi italiani, saghe ispirate alle mitologie scandinave, racconti weird, ricerche sugli esseri leggendari del lago di Garda, carte da collezione, tarocchi, sculture in mattoncini colorati, cristalli, Barbie di recupero dagli splendidi abiti fatti a mano, robot, fumetti, stampe e dipinti in stile manga e non, libri d’ogni genere, figure realizzate col pirografo sul legno, giochi da tavolo o in legno, truccabimbi e giochi gonfiabili per i più piccoli.

Per quanto riguarda gli eventi, la KST (“KPop Showtime”) ha offerto un’esibizione di coreografie accompagnate dalla musica pop coreana, che è sempre più popolare fra i ragazzi. Parlando di cosplay, era ovviamente presente la celebre Lady Oscar impersonata dalla cosplayer Kurimi. Per chi non conoscesse questi termini: il “cosplay” è l’arte di interpretare personaggi dei fumetti, dei film, dei videogiochi e dei cartoni animati. Con Kurimi, erano presenti Ale Rega e il gruppo di cosplay Sailor Guardians ICG. A sorpresa, sono stati avvistati due paffuti unicorni passeggiare bellamente per le vie del paese.

Per la serata, erano previsti ulteriori intrattenimenti. Un’accademia di “Crossover Wrestling” ha proposto incontri di lotta fra personaggi come Thor, l’Uomo Tigre, Acquaman, Wonder Woman, fino a esiti surreali quali Barbie contro la versione maschile di Harley Quinn o il Joker contro Freddie Mercury. La Va Lend (nome d’arte di Valentina Gessaroli) ha interpretato le canzoni delle principesse Disney e di alcune “cattive” assai teatrali, come la madre putativa di Rapunzel. Infine, la serata è stata affidata alla band “Marmocchi di Gatto”, che ha puntato sull’ “effetto nostalgia” cantando le sigle dei cartoni animati di maggiore successo. Almeno per mezza giornata all’anno, tornare bambini è una terapia salvavita.

Erica Gazzoldi