Oltre 400 bambini e ragazzi e 200 animatori. Sono i numeri del Grest 2023 organizzato dalla Parrocchia di Manerbio, il campo estivo di tre settimane che ogni anno dà prova di grande attrattività e organizzazione e che quest’anno si è concluso il 15 luglio con la grande festa finale in oratorio. Sarà capitato a qualche cittadino manerbiese di imbattersi in un lungo serpentone colorato per le vie della cittadina. Un’immagine che difficilmente si dimentica. Sono i giovani e i giovanissimi della comunità manerbiese, quelli che amano stare insieme e condividere bei momenti all’insegna del divertimento e della spensieratezza. Al loro fianco gli animatori, ragazzi dai 14 anni in su che dedicano una ventina di giorni ai più piccoli, li affiancano nelle diverse attività in programma, li seguono in piscina, nelle gite e nei momenti di condivisione e svago. Per loro la Parrocchia prevede un importante e impegnativo percorso di formazione perché la figura dell’animatore è essenziale e di grande responsabilità. L’adesione massiccia a questo ruolo di animatore dovrebbe far riflettere seriamente noi adulti. Oggi che il Grest è finito resta un po’ di nostalgia per quelle giornate calde o forse caldissime ma molto intense e divertenti. Si pensa già all’edizione 2024 quando i ragazzi che ora hanno finito la terza media potranno “passare di grado” e diventare animatori al fianco di don Luca, mente, anima e cuore di questa esperienza annuale, per tutti, indimenticabile. Ma il Grest da sempre non è solo festa, giochi e balli. Per questi 600 giovani (tra grestini e animatori) ci sono gite, incontri e laboratori. L’edizione 2023 ha portato i partecipanti più volte in piscina alle Cupole e in gita a Leolandia, Movieland e a Sotto il Monte, casa natale di Papa Giovanni XXIII. I ragazzi hanno poi partecipato alla giornata di laboratori sulla Missione con il PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), hanno ascoltato i giovani dell’operazione Mato Grosso con la testimonianza di Sonia, missionaria in Perù ed hanno imparato il valore della cura degli altri e di ciò che ci circonda nell’incontro con i responsabili dell’associazione “Zerosprechi”. Anche il sindaco Paolo Vittorielli ha incontrato i ragazzi ed ha invitato loro a prendersi cura della città di Manerbio, casa di tutti i cittadini. “Al sindaco Vittorielli abbiamo donato olio e vino” ha dichiarato don Luca “i due elementi che nella parabola, icona del Grest, il buon samaritano versa sulle ferite”. Il Grest 2024 della Parrocchia di Manerbio sarà dedicato a Don Bosco nel 200esimo dal sogno che il presbitero e pedagogo fece all’età di 9 anni e che lo guidò per tutta la vita.
Barbara Appiani