Negli ultimi anni è aumentata la richiesta di abitazioni “in appoggio” per brevi periodi.
La frenesia del lavoro, con la conseguente necessità di spostarsi da una località all’altra frequentemente e per breve tempo ma con la voglia di sentirsi a casa; oppure l’esigenza di trovare un alloggio dove abitare giusto il tempo necessario per un trasloco o per “un’imbiancata”; oppure ancora la necessità di una stanza per pochi giorni, per esempio durante una sostituzione per maternità, piuttosto che un supporto tecnico in un’azienda o per una vacanza conducono sovente a un’unica soluzione: l’affitto temporaneo.
Negli anni è cambiata la richiesta: si è preferita alla camera d’hotel (spesso poco accessoriata e impersonale) una stanza in appartamento dotata di cucina e di ogni comfort che potrebbe offrire la propria casa.
L’affitto breve si propone quindi come una locazione temporanea, che può essere eventualmente rinnovata, ma che non deve rispettare i classici canoni dei “4+4” anni.
I CONTRATTI DI LOCAZIONI BREVE :
– Sono stipulati tra persone fisiche (titolari di diritti reali o di diritti personali di godimento) al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa
– Hanno ad oggetto immobili abitativi situati in Italia o singole stanze
– Possono avere ad oggetto anche alcuni servizi (biancheria, pulizia, utenze, wi-fi)
– Hanno durata non superiore a 30 giorni
– Sono stipulati a partire dal 1°giugno 2017
Vi sono vari servizi accessori alla locazione, come la fornitura di biancheria o la pulizia dei locali; talvolta anche la fornitura di utenze telefoniche, wi-fi o aria condizionata.
Una soluzione quella degli affitti di breve durata che sta destando sempre più interesse tra gli utenti che necessitano di un luogo confortevole e sicuro dove soggiornare per pochi mesi, talvolta anche per pochi giorni.
Se si è in cerca di una soluzione inquadrando il QR-code si può trovare un esempio.