Che lo sport sia occasione di unità, fratellanza e amicizia è tema conosciuti sin dai tempi più remoti. Basti pensare che, ad esempio, nell’antica Grecia durante il periodo delle competizioni olimpiche, ogni conflitto veniva sospeso e tutti i vari popoli che vi prendevano parte erano tenuti ad astenersi da diatribe e battibecchi. Oggi questo spirito di vicinanza si è tradotto in una competizione ricchissima di significato, “Match for Life”, prima partita che ha dato il la alla venticinquesima edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini. Uno “scontro” in amicizia entro il perimetro dello stadio Favalli di Castiglione Fiorentino, in occasione del quale si sono fronteggiati la Squadra Nazionale Infermieri del FNOPI, allenata niente meno che dall’attuale mister del Bologna Siniša Mihajlović, al suo primo impegno ufficiale. Dall’altro lato del campo un’avversaria di tutta qualità, il Team Meoni, capitanata dall’ex ciclista Daniele Bennati e che annoverava tra i suoi giocatori personaggi dello sport e dello spettacolo come Ivan Basso, Ringo DJ, Paolo Bettini, Michele Bartoli, Marco Sansonetti, Davide Cassani, Fabio Galante e tanti altri.
Una partita di beneficenza, che si è posta come obiettivo quello di raccogliere dei fondi a sostegno dei progetti sostenuti e finanziati in Senegal della Fondazione Fabrizio Meoni ONLUS, pilota motociclistico italiano, originario proprio di Castiglion Fiorentino, venuto a mancare a causa di un incidente proprio nel corso dell’edizione del 2005 della celebre competizione Parigi-Dakar.
Tra le fila della squadra dei professionisti sanitari, selezionati da Luigi di Bartolomeo, erano presenti, tra gli altri, Christian Mozzi, Carlo Bignetti, Francesco Tufano, Francesco Labadini, tutti operanti presso il Pronto Soccorso di Manerbio, insieme a Guillermo Fogliata ed Angelo Fusco, anch’essi bresciani, accompagnati da Alvaro Mozzi, Pietro Carera, Fabrizio Labadini, Luigi Galoppini e Emilio Bordiga. A sostenere la squadra e gli “atleti in corsia” sono state anche alcune attività del territorio come la Polisportiva Virtus di Manerbio, la ASD Professional (assistenza sanitaria domiciliare) e la Warner Car di Leno.
Pur chiudendosi con un 6 a 5 per la squadra degli sportivi, il risultato è stato, come racconta Christian Mozzi, uno dei giocatori, «comunque coinvolgente. Giocare contro questi pilastri dello sport italiano è stata un’emozione indescrivibile, avvalorata dall’importante obiettivi di questa competizione e dal grande sostegno che tantissimi hanno mostrato. Dopo il difficile periodo vissuto da tutti noi, in prima linea nel contrasto alla pandemia, rendere omaggio alla memoria di un grande atleta come Meoni ci infonde forza e coraggio per il futuro».
Leonardo Binda