Il 2020 è finito, lasciandoci in eredità un’esperienza di pandemia che nessuno avrebbe mai pensato di poter vivere ai giorni nostri. Il retrogusto amaro non ha certo risparmiato le feste di dicembre, trascorse fra le più ampie restrizioni al movimento. Ma le associazioni manerbiesi, quantomeno, hanno voglia di andare avanti nonostante tutto, di far vedere che il Covid-19 non ha potuto sottrarre il loro spirito.
In particolare, la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” ha deciso di riproporre le tradizionali “pastorelle”, i canti natalizi all’aperto, in versione adattata. Abitualmente, la nostra banda si esibiva durante la Shopping Night; il 2020 ha dovuto farne a meno per ovvie ragioni. Così, sono state scelte due serate (il 22 e il 23 dicembre) per far circolare in paese una quindicina di bandisti col maestro. Ne abbiamo parlato col presidente della “S. Cecilia”, Mario Fiorini. Questi ha cominciato ringraziando l’amministrazione comunale e il comandante della Polizia Locale, Andrea Agnini, per aver autorizzato l’iniziativa in tempo reale.
Il 22 dicembre 2020, i quindici musicisti hanno percorso a tappe il tratto del centro che va da Piazza Aldo Moro a via XX Settembre. Il 23 dicembre, è stata la volta della “zona Famila”. Manerbio appariva quasi spettrale, dato che l’inverno non era animato dal consueto movimento. Ma il repertorio era quanto di più festivo e natalizio ci fosse a disposizione: classici come “Santa Notte”, “Tu scendi dalle stelle”, “Jingle Bells”, “Astro del ciel”, “Bianco Natale”, “Adeste Fideles”, “Les Anges Dans Nos Campagnes”.
Gli spazi sono stati scelti in base alla possibilità di distanziamento e i bandisti indossavano la mascherina fra un intervallo e l’altro. A parte questo, la “versione 2020” delle “pastorelle” ha lasciato almeno la soddisfazione di non volersi arrendere alle avversità. Perché è nel cuore dell’inverno che si prova la vera forza della musica.