Il sindaco di Manerbio, Samuele Alghisi, ha consegnato oggi una medaglia d’onore a Francesco Bori-nato, figlio di Angelo, deportato in Germania e costretto ai lavori forzati prima dalle truppe tedesche e poi da quelle inglesi.
“Esperienze terribili, quelle subite e sopportate dai nostri connazionali, che meritano di essere ricordate. Angelo è stato uno dei tanti reduci che hanno fatto la memoria di quei terribili anni di prigionia. Per questo abbiamo deciso di conferire questo riconoscimento, che vuole essere un modo per non dimenticare il nostro passato e condannare nel contempo ogni forma fascista”.
Commosso il manerbiese Francesco Borinato “per la sensibilità dimostrata dal Sindaco e per il grande gesto che il padre, classe 1912, deceduto nel 1985, avrebbe certamente apprezzato”.
Angelo, prima di partire per la guerra, era responsabile di un reparto della Marzotto di Valdagno, a Vicenza, ma, nonostante le sue conoscenze del settore, ampiamente sfruttate dai tedeschi in una fabbrica costruita a Norton, vicino all’Olanda, ha passato mesi di grandi sofferenze, senza cibo, con poca acqua, con la dignità completamente annullata dal regime fascista.
Comune di Manerbio